Girolio d’Italia 2017 fa tappa a Pianella
Una giornata di festa per celebrare l’olio e il paesaggio olivicolo abruzzese. E’ Girolio d’Italia, che sabato 29 luglio fa tappa per la prima volta a Pianella in provincia di Pescara. Il tour dell’extravergine promosso dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio in collaborazione con i coordinamenti regionali, quest’anno ruota intorno al tema della dieta mediterranea in rapporto al paesaggio e porta nella città abruzzese tanti eventi da non perdere.
A cominciare dal mercatino dell’olio in Piazza Garibaldi con gli stand dei produttori delle Città dell’Olio della regione aperti dalle 18.30 in poi. Spazio poi all’approfondimento con la tavola rotonda su "Cambiamenti climatici ed eccellenze olearie: strategie e percorsi per garantire la qualità" in programma dalle 21 presso Largo Teatro e moderata da Licio Di Biase alla quale parteciperanno Dino Pepe (Assessore Politiche Agricole della Regione Abruzzo), Sandro Marinelli (Sindaco di Pianella e Presidente DAQ Olio d’Oliva d’Abruzzo), Enrico Lupi (Presidente Associazione nazionale Città dell’Olio), Antonio Balenzano (Direttore Associazione nazionale Città dell’Olio), Alberto Grimelli (Direttore Responsabile di Teatro Naturale), Silvano Ferri (Presidente Consorzio d.o.p. aprutino pescarese) e Leonardo Seghetti (Tecnologo alimentare).
Gran finale alle 21.45 con lo spettacolo “Olea et Labora” dell’accademia Teatrale Arotron di Pianella. Un musical reading che ha una accattivante e vibrante impostazione teatrale di cui sono interpreti i giovani attori allievi dell’Accademia coadiuvati dalla sapiente regia di Franco Mannella. Narreranno le vicende legate alla cultura della pianta millenaria dell’olivo, l'olea europaea, che così come la conosciamo oggi, sembra derivare da undici diverse popolazioni provenienti dall'est e dall'ovest del Mediterraneo. Una serie di incroci che possono essere riassunti in nove diverse fasi di domesticazione nei secoli. Una storia che ci riporta inevitabilmente alla memoria delle antiche tradizioni e che, oggi, è alla base dell'economia di tanta parte del territorio abruzzese, raccontata ricorrendo all’aiuto di grandi poeti come D'Annunzio, Pascoli, Lorca, Neruda e tanti altri, accompagnati e anche, perché no, dissacrati da canti della tradizione contadina.