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Domenica, 28 Aprile 2024
Mostre

Anche Sgarbi alla presentazione della mostra su Mancini e Gemito

Soddisfazione è stata espressa dal presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri: "Con questa eccezionale mostra Pescara entra a pieno titolo tra le Capitali dell’arte d’Europa"

Anche il noto critico d'arte Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla cultura, è intervenuto stamane in Comune alla presentazione della mostra 'Antonio Mancini e Vincenzo Gemito', inaugurata proprio oggi al Museo dell’Ottocento. Soddisfazione è stata espressa dal presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri: "Con questa eccezionale mostra Pescara entra a pieno titolo tra le Capitali dell’arte d’Europa. Invito tutti a visitarla", ha detto. Dello stesso avviso anche il presidente del consiglio comunale, Marcello Antonelli.

“I coniugi Di Persio hanno organizzato una mostra di dimensioni europee in assoluta coerenza con la vocazione del museo dell’800 – ha aggiunto Sospiri – Poi riflettevo: fino a che punto una passione è tale o diventa follia? Perché oggettivamente, quando guardiamo l’opera del museo dell’800, per chi non entra in sintonia con i due eccezionali esseri umani, pensiamo che quella struttura sia più vicina alla follia, parliamo di un museo di dimensioni europee che di solito si trova in capitali europee collegate con Fondazioni bancarie, e invece quel Museo si trova a Pescara, sicuramente la città del cuore, ma non è Roma, nè Napoli, nè Milano, nè Parigi. Questa mostra si poteva tenere a Parigi, e invece si è fatta a Pescara, testimoniando l’amore per l’arte, per l’Abruzzo e per l’800”.

Un momento della presentazione

Attraverso 140 opere, tra dipinti, sculture e disegni provenienti da importanti raccolte pubbliche e private, il Museo dell’Ottocento racconta in questa grande mostra la storia di due dei più importanti artisti italiani vissuti tra il XIX e il XX secolo: il pittore Antonio Mancini (Roma 1852-1930) e lo scultore Vincenzo Gemito (Napoli 1852-1929). Di fatto, due vere e proprie retrospettive che si incrociano, mettendo in evidenza tangenze e distanze tra le ricerche dei due artisti, tra i più apprezzati del loro tempo anche al di là dei confini nazionali. La mostra, a cura di Manuel Carrera, Fernando Mazzocca, Carlo Sisi e Isabella Valente, intende inoltre indagare il rapporto dei due artisti con i colleghi e mecenati.

I capolavori sono stati concessi da collezioni private e istituzioni museali quali la Direzione regionale Musei Campania - Certosa e Museo di San Martino di Napoli, la Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro - Raccolta Lercaro di Bologna, la Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea di Torino, la Galleria d'Arte Moderna di Milano, la Galleria d'Arte Moderna di Roma, la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma, il Museo delle Raccolte Frugone di Genova.

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