Il 'Mar giallo' di Stefano Ianni in esposizione a Usomagazzino
Usomagazzino, continuando a prestare attenzione alle ragioni del dialogo, inaugura un nuovo ciclo espositivo denominato accoglienze ospitando Stefano Ianni con il suo ultimo lavoro: 'Mar giallo'. L'ingresso è libero. Vernissage: mercoledì 21 giugno alle ore 19.
'Mar giallo è una ricerca ispirata al mare nelle sue tante accezioni ma soprattutto come flusso continuo dove al fluctus latino, inteso come onda tutelata dal dio Nettuno, si sovrappone il colore giallo, simbolo di vita e di gioia di vivere, di allegria e immaginazione. Questi concetti generano insieme opere intense e di grande impatto realizzate con tessuto in pile, gommapiuma, pellicole trasparenti, così come la più grande per dimensioni (360xh200) grande mar giallo composta da ben 52 pannelli, in cui Ianni “immerge completamente l’osservatore in un’installazione verticale che contrasta con il bisogno rassicurante di un mare orizzontale e rafforza il senso di spaesamento dello spettatore”.
Inizia così un vero e proprio viaggio di scoperta guidati da un’onda gialla che ci fa imbattere in indefinite creature marine dal tratto denso e potente che semplifica e cancella i particolari evidenziandone la forza e la capacità di attrazione. Sono “Mostri Gentili” (così li definisce lo stesso autore ricordando che da “un’opera quasi completamente gialla intitolata Mostri Gentili, che illustra la raccolta di poesie omonima di mia madre Anna Ventura, io ritrovo i germogli che mi hanno portato a questo nuovo lavoro insieme anche ad una serie di opere dove la materia è messa sottovuoto e dove su tutto, domina il giallo”), mostri gentili che guidano lo spettatore a non perdere la rotta dell’esperienza visiva e, al tempo stesso, sono elementi che ci riportano alla realtà, al nostro ambiente, che sia mare, terra o cielo. Sono queste creature a prenderci per mano e a narrarci la storia di mar giallo, raccontandoci l’emozione di un luogo ancestrale fatto di mistero e dominato dalla bellezza e dalla purezza di una forza vitale e positiva.
Ad accogliere il lavoro di Stefano Ianni (di ritorno da Istanbul dove è stato esposto presso la Russo Art Gallery) nello spazio di Usomagazzino c'è un'installazione di Lúcio Rosato che si fa provvisoriamente permanente: tra la terra e il cielo. Un lavoro di altre architetture costituito da due pilastri, uno grigio fango come il colore del pavimento e l'altro bianco come il soffitto, che rispettivamente appartengono l'uno alla terra e l'altro al cielo e che inversamente tendono, senza riuscirci, a toccare il cielo e la terra, perdendo così apparentemente la loro funzione di pilastri, ma rivelando la ragione leggera dell'approssimarsi di ogni autentica ipotesi di architettura.