"La Chance", Simone Cerio racconta a Ceravento la disuguaglianza di salute
Dal 23 aprile al 24 giugno si terrà a Ceravento "La Chance", personale del fotografo documentarista pescarese Simone Cerio. Protagonista degli scatti è lo storico quartiere San Cristoforo di Catania che, con le sue mille contraddizioni, diventa emblema delle disuguaglianze di salute che caratterizzano la società di oggi. L'inaugurazione della mostra è in programma sabato 23 aprile, alle ore 17, alla presenza dell'artista. Ingresso libero.
Le opere esposte a Pescara sono parte di un progetto più ampio e ancora in corso. "La Chance" è un percorso che colpisce e invita alla riflessione. Particolari, scorci e dettagli descrivono le diversità che separano San Cristoforo dall'area urbana che si trova dall'altro lato della strada, quasi come se vi fosse una linea immaginaria di confine. Il fulcro dell'opera di Cerio sono i concetti di disuguaglianza e di salute, più che mai attuali.
"A distanza di pochi metri da dove viviamo - afferma Simone Cerio - esistono persone con un’aspettativa di vita nettamente diversa rispetto alla nostra e la nostra consapevolezza a riguardo è nulla. A San Cristoforo le discriminanti sociali incidono profondamente sul livello di aspettativa di vita media dei 20.000 abitanti. Il divario sanitario, di istruzione e lavorativo, oltre che alimentare, tra le due aree urbanistiche è incredibile ed è visibile ad occhio nudo. Nessun ospedale presente (l’unico funzionante è stato demolito), un indice di abbandono scolastico tra i più alti d’Italia, abusi edilizi, case al limite della vivibilità, alimentazione quotidiana basata su carne di cavallo. Dall’altro lato della strada l’opposto".
Per informazioni è possibile scrivere a info@ceravento.it o contattare il numero 393/9523628. "Simone Cerio, con la sua opera fotografica - osserva Loris Maccarone, ideatore di Ceravento - ci racconta il disuguale e ci porta in quei luoghi nascosti, che in realtà sono proprio dietro l’angolo. Simone vuole renderci consapevoli, con la sua fotografia documentaristica, perfetta sintesi di contenuti e forma, che diventa opera d’espressione a tutti gli effetti. Il solo fatto di conoscere, approfondire e far emergere queste realtà significa farle vivere. Un modo per portarle allo scoperto. Una possibilità. La chance; eccola qui nella conoscenza, coesistenza e contaminazione".