"Funk Bromantico" all'Aurum dal 28 febbraio al 7 marzo
Dopo l'enorme successo di "One Hundred Women" (Bologna, weekend di Arte e Fiera) il pittore Francesco Ciancabilla, in arte Frisco, ritorna a esporre nella sua città, Pescara, con una mostra personale dal titolo "Funk Bromantico".
Nella location della Sala degli Alambicchi all'Aurum saranno esposte quelle tele dai contrasti netti e taglienti eppure fluidi degli uomini e delle donne che appartengono alla vita di Frisco e che sembrano voler raccontare una storia, quella che hanno alle spalle o quella che li circonda ma che noi non possiamo vedere perché fuori dalla tela: il mistero della vita, la rabbia della lotta, la parola rubata.
Sono gli sguardi che catturano la nostra anima e mentre ci raccontano di un passato e di un presente attuale sembrano anche voler nascondere, più che svelare. Un’espressività densa, carica di sensualità e di dolore, di attesa e di slancio.
Contemplare un quadro di Frisco è, infatti, un’esperienza da vivere: lasciarsi andare all’enigma, perdersi nei contrasti, ritrovarsi in giochi immaginativi dove non avremmo mai pensato di arrivare. È una seduzione che ci travolge, che ci invita ad intravedere la storia, ad inventarne una nostra, inebriati dal gioco dell’incanto e dello scherzo, della nuda realtà, della fresca spontaneità. Un’occasione per ognuno per attingere alla propria, dimenticata, fantasia.
Frisco ha ripreso la tecnica che aveva inventato nei primi anni ’80, a metà tra street-art, pop e fotografia, ancora oggi attualissima, e per quei tempi (in cui ancora nessuno usava neanche gli stencil) rivoluzionaria, tanto da attrarre l’attenzione e quindi l’entusiasmo incondizionato della critica d’arte più innovativa del momento, Francesca Alinovi, che parlava allora di immagini “che vogliono scorrere molto rapidamente davanti al mio sguardo, e che inoltre pretendono di essere molto loquaci con me, facili e piacevoli, e mi sorprendono per la loro socievolezza”.
I suoi ritratti sono istantanee in bianco e nero o con colori decisi, “sovraesposti”, dove il colore assume una valenza puramente decorativa: macchie di tinta che sembrano galleggiare sull'acqua, volti che ci fissano inquisitori o curiosi, o che nascondono lo sguardo per lasciarsi ammirare.
Le tele di Frisco saranno visibili e acquistabili in anteprima (per informazioni 349-7390899) già da mercoledì 25 febbraio (e fino al 7 marzo), mentre l'inaugurazione della mostra, curata dall'associazione culturale "PiùAbruzzo", avverrà sabato 28 febbraio.