"Grammatica valenziale", seminario a Torre de' Passeri con Francesco Sabatini
Come rendere più immediato lapprendimento della lingua italiana? Come affrontare lo studio della grammatica in classe? A quale modello fare riferimento perché lora di grammatica non si riduca ad una noiosa rassegna di definizioni e regole? Di questo si parlerà venerdì 23 marzo a Torre de Passeri, nel corso di un incontro organizzato dallIstituto Comprensivo Alberto Manzi nellambito delle attività formative promosse per i propri docenti. Protagonista dellincontro-laboratorio, sarà Francesco Sabatini il noto linguista, filologo e lessicografo di Pescocostanzo che parlerà davanti ad una platea di circa ottanta fra insegnanti, docenti e dirigenti scolastici del territorio.
Membro onorario dellAccademia della Crusca, di cui è stato Presidente dal 2000 al 2008, e professore emerito dellUniversità degli Studi Roma, Francesco Sabatini è conosciuto dal largo pubblico anche per la partecipazione alla trasmissione Rai Uno Mattina in famiglia e resta uno dei punti di riferimento della lingua italiana antica e moderna.
Durante lincontro, preceduto da un lavoro preliminare svolto in classe nel corso del quale sono stati raccolti gli errori grammaticali più comuni commessi da bambini e ragazzi, si parlerà di grammatica e di come il suo studio possa essere una valida palestra per avviare gli studenti a ad una profonda riflessione sulla lingua. In particolare il professor Sabatini presenterà il modello della grammatica valenziale, un modello innovativo, esplicativo della struttura e del funzionamento del sistema della lingua, che spiega la struttura della frase a partire proprio dal verbo.
Per Francesco Sabatini, la grammatica è dentro di noi. Ogni bambino sin dalla nascita acquisisce la lingua ascoltando chi gli sta intorno e così la struttura grammaticale si fissa automaticamente nel suo cervello. E soltanto quando si approccia a testi più complessi, tramite la scrittura e la lettura, che ha bisogno di studiare la struttura della lingua. Il docente di scuola primaria, che insegna a leggere e scrivere, deve attivare le funzioni dellocchio e delle parti di cervello ad esso legate, diverse da quelle legate alle orecchie e ai suoni.