“Santa Maria del Lago vista dall’uomo di legno”: appuntamento a Moscufo con le tradizioni d’Abruzzo
Attraverso gli occhi di un uomo si può raccontare la storia; attraverso gli occhi di Mastro Tonino, invece, si può parlare di amore, per la propria terra, per il proprio passato, per le proprie radici. Ed è cosi che l’artigiano Antonio Palmerio sarà a Moscufo il 5 ottobre per parlare di sé, della sua vita, del suo amato lavoro che lo porta quotidianamente a riprodurre opere universali in legno; in questa occasione omaggerà il territorio del pescarese di una delle sue opere recenti più riuscite, ossia la Chiesa di Santa Maria del Lago di Moscufo.
Ospite della serata organizzata dall’associazione Cultour Moscufo, possibile grazie anche al Patrocinio del Comune di Moscufo rappresentato dal sindaco Claudio De Collibus che porterà i suoi saluti al pubblico, sarà Fabrizio Fanciulli l’autore del libro ‘L’uomo di legno’, molto impegnato nella cura e nella valorizzazione dell’amato borgo di Pretoro; il libro in questione è stato premiato a Napoli con la segnalazione di Giuria al Golden Books Award 2019 e verrà premiato a Firenze il 13 ottobre in occasione dell’appuntamento “Ut Pictura Poesis 2019”.
La buona riuscita dell’evento gode anche della collaborazione di Moscufo Gospel Choir, che vedrà la partecipazione del vice presidente Monica Di Giacomo. A moderare l’evento sarà la giornalista Alessandra Renzetti, mentre un ulteriore approfondimento sulla “star” della serata sarà offerto dal docufilm realizzato da Stefania Proietto.
Mastro Tonino sarà al fianco dello scrittore abruzzese Fabrizio Fanciulli che dopo aver trattato con “Chi vive?”, le storie di uomini diventati briganti sulla Majella, torna in campo con “L’uomo di Legno” (Sigraf) per raccontare attraverso gli occhi di un uomo, l’artigiano Palmerio, la disperazione dei civili durante i difficili anni della guerra.
Ma Santa Maria del Lago di Moscufo, non sarà solo un’opera d’arte, ma anche un vero argomento di discussione, spunto offerto dalla Dottoressa Donatella Di Marzio che ha scelto proprio questo gioiello come oggetto della sua tesi di Laurea dal titolo “Plastica romanica in Abruzzo. La bottega di Ruggero, Roberto e Nicodemo: un crocevia di culture.”, per concludere il Corso di Laurea Triennale in Studi Storico-Artistici del Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo della Facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza di Roma. La Dottoressa parlerà nel dettaglio del suo lavoro.