Premio Tonino Di Venanzio 2023, sabato 9 dicembre la cerimonia finale
Talento, creatività, condivisione, promozione del territorio, riscoperta della memoria collettiva e dell’attualità attraverso le immagini. Questo è molto altro è il Premio Tonino Di Venanzio, che torna per l’edizione 2023. Una parte dedicata al riconoscimento di talenti affermati nel panorama nazionale della fotografia, un concorso aperto a tutti, mostre, workshop e altre iniziative.
Un percorso che viene da lontano, dall’eredità lasciata dal noto fotografo abruzzese Tonino Di Venanzio (1909-1982) che ha dedicato l’intera vita a documentare le persone e le tradizioni d’Abruzzo. Ancora oggi sono gli “scatti” i testimoni privilegiati del tempo che viviamo, con la tecnologia che ha preservato il senso dei volti e degli sguardi.
Il concorso fotografico
Anche per il 2023, il concorso fotografico Premio Tonino Di Venanzio mantiene la preziosa tradizione di presentare due stimolanti categorie. Per la sezione “Abruzzo che sorpresa!” l’intento è quello di catturare l’anima di questa terra, le sue tradizioni, le sue mille sfumature ed emozioni. Per quella a tema libero la parola chiave è: libertà di esprimersi. Ritratto, paesaggio, still life, macro, street.Non ci sono limiti per le intuizioni e la creatività di amatoti e professionisti della fotografia.
Novità di quest’anno sarà il premio speciale“Attitudine Smart” destinato alle opere realizzate con smartphone, per sottolineare l’importanza della fotografia che si avvale anche di questo tipo di dispositivi. Catturare momenti unici e trasformare soggetti comuni, in opere d’arte, questa è la sfida. Sabato 9 dicembre, a San Valentino in Abruzzo Citeriore, si terrà la cerimonia di premiazione del concorso, dove saranno resi noti i nomi di tutti i vincitori.
Il fotografo dell’anno
Il fotografo scelto con particolare attenzione dalla commissione del Premio Tonino Di Venanzio 2023 è Giulio Speranza, esperto di tecniche analogichee di grande formato. I suoi filoni principali di ricerca sono il paesaggionaturale e urbano, l’architettura e il ritratto.
“Un giovane fotografo professionista di Roma ma di origini aquilane. Da anni, dedica i suoi progetti più importanti alle montagne abruzzesi, rappresentando il loro paesaggio in forma profondamente intimistica ed emotiva – sono queste le parole del codirettore artistico Andrea Morelli – Ciò che rende particolare la sua fotografia è l’uso di banchi ottici per lastre negative di grande formato, strumenti che porta con sé nei lenti viaggi in solitaria attraverso i sentieri meno battuti dell’Appennino Centrale Abruzzese. La scelta audace di Giulio Speranza non è semplicemente un'alternativa improbabile alle attuali tecnologie digitali, ma piuttosto una riflessione profonda sulla Fotografia come forma di comunicazione, espressione e arte. Il suo workflow riavvicina la fotografia al suo imprescindibile atto finale: la stampa. Una fase spesso trascurata e per molte giovani generazioni quasi sconosciuta. Quest'ultimo aspetto è emblematico del lavoro di Giulio Speranza”.