L’attore e regista Piermaria Cecchini a Pescara per una master class di recitazione
“Immaginate che…” è il nome della Master Class di Recitazione tenuta dall’attore e regista italiano Piermaria Cecchini che si terrà l'11 e 12 maggio nella sede dell’agenzia formativa Jschool a Pescara.
La Master Class, organizzata dall’agenzia di management artistico The Mac Live e dall’agenzia di comunicazione e produzione cinematografica Jmotion, sarà un’importante occasione nella quale, in 2 giornate intense di lavoro, tutti i partecipanti riusciranno a proiettarsi nell’affascinante ruolo dell’attore migliorando non solo le proprie prestazioni artistiche, ma anche la propria personalità.
Testimonial della Birra “Moretti”, Piermaria Cecchini è un noto attore della cinematografia italiana, nonché scrittore e regista di film e spettacoli teatrali. La sua lunga carriera da attore iniziata nel 1987, porta tutti al ricordo del famoso e divertente film “Abbronzatissimi”, ma la sua lunga filmografia composta da oltre 30 anni di Cinema, Teatro e TV ci ha regalato personaggi di vario genere. Citiamo solo alcune serie televisive nella quale Piermaria Cecchini ha partecipato in qualità di attore: “Il bello delle donne”, “Carabinieri 2”, “Carabinieri 6”, “Il maresciallo Rocca”, “I Cesaroni” e “Un posto al sole”.
CITAZIONE
Piermaria Cecchini spiega con queste parole il programma della Master Class dell’11 e 12 Maggio a Pescara:
“L’attore è innanzitutto un grande illusionista che con la sua interpretazione rende visibile, l’invisibile e possibile, l’impossibile. È il mago che estrae dal cilindro della sua arte, sogni, emozioni e storie da raccontare. In questo stage intensivo cercheremo, attraverso una serie di esercitazioni pratiche, di sperimentare direttamente il grande potere immaginifico e maieutico dell’attore e la sua capacità di fabbricare sogni rendendoli credibili e veri, con la sola forza della recitazione”.
PROGRAMMA
? L’attore e l’immaginario
? La costruzione del sogno e della grande magia
? Il potere evocativo della parola e del gesto
? La maschera e il clown
? La fascinazione e l’incanto
? Il dire e il raccontare