Capossela si prepara per tornare in città: "L'Abruzzo è un grande patrimonio, amo il suo dialetto"

Presentando l'unica tappa abruzzese del suo nuovo tour, in programma il 4 novembre al teatro Massimo di Pescara, Vinicio Capossela ha parlato dell'Abruzzo in termini gioiosi e carichi di entusiasmo: "Ho tante cose che mi legano all'Abruzzo, sono moltissimi i motivi di affetto. Dalle gite con Sandro Veronesi negli anni Novanta per cercare le tracce di John Fante, fino ai giri per cercare di vedere gli orsi e poi un'esibizione in particolare pochi mesi dopo il terremoto dell'Aquila", ha detto all'Ansa il cantautore di origini irpine.

"Questa regione - ha aggiunto - è un grande patrimonio, è uno di quei luoghi dove la natura si impone sull'uomo. Personalmente adoro moltissimo il dialetto abruzzese, è una parlata che mi conquista sempre". Capossela si è poi soffermato sulle località di montagna come Campo Imperatore: "Si dice gli Abruzzi perché in realtà sono tanti, c'è tanta diversità tra le varie zone di questa regione. Ci sono posti che sembrano davvero fuori dalla contemporaneità".

Infine l'artista ha affrontato anche il tema del legame con i territori vicini: "Ho sempre avuto modo di praticare l'Italia delle aree interne e anche linguisticamente si sente un legame molto forte tra Molise, Abruzzo, Irpinia, Sannio e Pollino. È come se la transumanza avesse portato con sé tutto un lessico e un carattere con cui sento molta familiarità".