"Spostato di un secondo", tribute band di Marco Masini, all'Osteria della Musica
Domenica 21 maggio all'Osteria della Musica si esibiranno gli "Spostato di un secondo", tribute band di Marco Masini. In scaletta tutti i più grandi successi del cantautore toscano, reduce dalla partecipazione all'ultimo Festival di Sanremo con "Spostato di un secondo".
Durante la sua carriera, gliene hanno dette di tutti i colori: funesto, portasfortuna, volgare. Non che Marco Masini non ci abbia messo del suo per risultare di volta in volta “scomodo”, prima cantando di situazioni esistenziali quantomeno negative, poi intitolando le sue canzoni “Vaffanculo” e “Bella stronza”, e infarcendone molte altre con parolacce di ogni tipo.
Fatto sta, tuttavia, che questo artista ha sempre portato avanti una precisa scelta stilistica, fondata su un realismo narrativo, a volte anche crudo, che diceva sempre le cose in faccia, così come stavano. E nessuno lo ha mai distolto da questa convinzione, anche se magari sarebbe stato più semplice presentarsi come personaggio rassicurante e rincuorante. Ebbene, questa sua tendenza a rivolgersi al pubblico degli “zittoni” (dei timidi, degli introversi), come li definì egli stesso qualche anno fa in un’intervista, gliel’hanno fatta pagare a caro prezzo, costruendogli attorno un ostracismo che ha rischiato di strozzarlo.
Anche per questo, nel 2001, Masini decise di ritirarsi. Per fortuna si è trattato solo di una chimera, perché 3 anni dopo ha cambiato idea e, con una nuova casa discografica e una ritrovata tranquillità, ha inaugurato un nuovo corso artistico, vincendo il Festival di Sanremo con “L’uomo volante” (uno dei suoi brani più belli) e pubblicando una raccolta antologica che gli ha fatto ritrovare subito l’affetto del pubblico: quando, infatti, nel 2004 Marco venne a Pescara e suonò al Teatro Massimo fece il tutto esaurito, con gente in piedi ad applaudire entusiasta il ritorno di un grande musicista.
Il cd “Il giardino delle api”, uscito nel 2005, non è andato male a livello discografico, sebbene non abbia goduto di una grandissima promozione. Stesso discorso per il live che l’artista ha pubblicato alla fine di quello stesso anno. Tutto ciò proprio perché Masini ha sempre potuto contare su uno zoccolo duro di fan che non lo ha mai abbandonato, anche quando – per sua stessa ammissione – ha presentato canzoni non proprio eccelse.