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Il "giorno dopo" dei Pooh, almeno 30mila presenze nell'area di risulta [FOTO]

Un concerto sull'onda della nostalgia, quello andato in scena ieri sera di fronte alla stazione. In scaletta tutti i più grandi successi della band. Soddisfatto il sindaco

L'esibizione dei Pooh nell'area di risulta per il giorno di Capodanno, al netto delle polemiche relative alla logistica e ad alcuni dettagli organizzativi, ha entusiasmato le migliaia di spettatori presenti (almeno 30.000, anche se il sindaco Masci sostiene che ci fossero "circa cinquantamila persone") con una scaletta sull'onda della nostalgia e del ricordo. Musicalmente parlando, il live è stato un "medley" quasi continuo perché ha inanellato brani spesso accorciati rispetto alla loro durata originaria con l'obiettivo di dare spazio al maggior numero possibile di successi. L'unico modo, a ben guardare, per condensare al meglio oltre 60 anni di storia.

In apertura di concerto, la band ha sottolineato: "Mancavamo da un po' di tempo da Pescara ma, dopo aver visto tutta questa gente, torneremo presto". Un'evidente boutade, visto che in realtà il tour - salvo annunci clamorosi per i prossimi mesi - si è concluso proprio con la tappa nel capoluogo adriatico. Ed è stato un ulteriore regalo per i fan, come spiegato dal chitarrista Dodi Battaglia: "Questo tour era finito con le date in Canada e negli Stati Uniti, ma poi ci sono stati proposti alcuni concerti, tra cui questo, ai quali sinceramente non abbiamo voluto e potuto dire di no".

I Pooh, infatti, negli ultimi giorni hanno tenuto tre live gratuiti: Messina, Salerno e, appunto, Pescara. Il cantante e tastierista Roby Facchinetti ha ammesso di essere rimasto sorpreso dal riscontro ottenuto: "Non mi aspettavo questa accoglienza, va oltre ogni immaginazione". Per poi aggiungere: "Mi piace lo slogan 'Pescara nel cuore', vi descrive appieno". Intorno alle 18,30 le danze si sono aperte di fronte alla stazione con "Amici per sempre", seguita da "Canterò per te" e "Noi due nel mondo e nell’anima".

Il ricordo di D'Orazio e Negrini

Prima di introdurre "La donna del mio amico" è stato citato Stefano D'Orazio, lo storico batterista scomparso nel 2020. Poi, immancabile, è arrivata "Parsifal", spettacolare come sempre: "Una canzone che non è una canzone", l'ha definita ieri sera il bassista Red Canzian. "È una suite, e ormai fa parte della storia del progressive".

Lo stesso Red ha inoltre ricordato che, nel 2023 appena terminato, ha festeggiato i suoi 50 anni con i Pooh, essendo entrato in formazione nel 1973 al posto di Riccardo Fogli. E proprio quest'ultimo è poi uscito sul palco per interpretare con i suoi ritrovati compagni "Vieni fuori", "In silenzio" e "Nascerò con te". Dopo "L'aquila e il falco", un'altra breve commemorazione per chi non c'è più: Valerio Negrini, membro fondatore e autore di tanti testi del gruppo. E subito ecco "Tu dov’eri". 

Si assiste, in un suggestivo crescendo, a una vera e propria parata di hits: "Ci penserò domani", "Pierre", "50 primavere", "Uomini soli", "Tanta voglia di lei" (applauditissima), "Dammi solo un minuto", "Pensiero" e "Piccola Katy". Gran finale con "Chi fermerà la musica", per una performance che alla fine è durata poco meno di due ore, entrando di diritto nella storia degli eventi pescaresi.

Concerto dei Pooh 1° gennaio 2024: le immagini dall'alto

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