“Il matrimonio segreto” di Domenico Cimarosa in scena al teatro Massimo
Domenica 29 ottobre alle ore 17, nel teatro Massimo, andrà in scena “Il matrimonio segreto” di Domenico Cimarosa, dramma giocoso per musica in due atti su libretto di Giovanni Bertati. La produzione dell’opera è stata curata dal conservatorio “Luisa D’Annunzio” di Pescara in un nuovo allestimento voluto dal direttore Alfonso Patriarca.
L’esecuzione musicale sarà affidata all’Orchestra Sinfonica dello stesso conservatorio sotto la direzione di Marco Moresco, la regia sarà di Matelda Cappelletti con la collaborazione di Trui Malten quale light designer, Artescenica Reggio Emilia per scene e costumi, Doris Mariotti per la sartoria e Serena Di Matteo per il trucco. La produzione dell’opera coinvolge tutte le forze del conservatorio: studenti, docenti, ex studenti sia nell’organico orchestrale sia nei ruoli dei protagonisti.
La trama dell’opera si basa sulla classica commedia degli equivoci: per elevare il proprio status sociale, il ricco mercante bolognese Geronimo vuole dare la figlia Elisabetta in sposa ad un nobile. Non sa che la figlia più giovane Carolina si è già sposata di nascosto con il lavorante di Geronimo, Paolino. I due hanno mantenuto il loro matrimonio segreto a causa delle differenze sociali. Il Conte Robinson è disposto a sposare Elisabetta ma cambia idea quando vede Carolina e se ne innamora. Questo fatto genera un equivoco dopo l’altro, mentre la zia delle giovani, Fidalma, complica ulteriormente le cose, poiché ha deciso di sposare Paolino.
Il caos è completo, la giovane coppia di sposi decide di fuggire, ma i due vengono ripresi; alla fine devono confessare il loro matrimonio. Il conte è commosso dalla sincerità di Carolina, Geronimo cede e dà la sua benedizione ai due sposini, e tutto si sistema nel sospirato lieto fine. L’ingresso del pubblico sarà gratuito, su prenotazione. Soddisfatto il direttore Patriarca: “La messa in scena di un’opera lirica è molto complessa, anche per un conservatorio. Ho sempre sostenuto che la produzione artistica in un conservatorio di musica sia il naturale risultato di un’ottima didattica, ed essere riusciti in un tale intento mi rende orgoglioso e soddisfatto perché significa che in questi anni, nonostante il Covid, siamo riusciti a mantenere i nostri standard per quanto riguarda la formazione artistica”.