Concerto finale del progetto House of Europe al Conservatorio Luisa D'Annunzio
Battute finali per “House of Europe”. Si tratta di un workshop internazionale patrocinato dal Comune, dalla Provincia di Pescara e dalla Regione Abruzzo, che coinvolge i conservatori e le università di Utrecht, Helsinki Metropolia, Leeds e Pescara. Il progetto mette insieme studenti europei, musicisti locali e immigrati richiedenti asilo, in nome di un’accoglienza integrata incentrata sul songwriting, ossia sulla creazione di musica e testi in situazioni live.
Cos’è House of Europe
Attraverso un workshop partecipativo della durata di una settimana, gli studenti delle diverse istituzioni europee collaborano con i loro coetanei di Pescara e con alcuni richiedenti asilo, ospitati nei centri di accoglienza dell’ARCI, per comporre nuove canzoni frutto della contaminazione tra linguaggi musicali differenti e storie di migranti. Un’esperienza di integrazione trasversale che mette al centro la musica come punto di incontro e di comunicazione tra migranti e città che li ospitano. Il progetto “House of Europe” culminerà sabato 10 febbraio con il concerto finale a cura del gruppo di lavoro Pop and Jazz Platform di AEC, che si terrà all’Auditorium del Conservatorio di Pescara.
In un contesto nazionale segnato da pericolosi rigurgiti xenofobi, l’Ente Manifestazioni Pescaresi intende offrire un modello per supportare l’interazione tra musicisti locali e immigrati attraverso il songwriting e la creazione di nuove canzoni in situazioni live. Durante i corsi intensivi, da lunedì 5 febbraio a sabato 10 febbraio, gli immigrati coinvolti raccontano storie e, insieme agli studenti e agli insegnanti, le trasformano in musica.
Il progetto “House of Europe” nasce da un’intuizione di Angelo Valori, presidente dell’Ente Manifestazioni Pescaresi, e degli insegnanti Hannie van Veldhoven, Jere Laukkanen, Gerry Godley, Adam Martin e Bart de Win, in colaborazione con il musicista Pino Petraccia e con il presidente dell’Arci di Pescara Antonio Tiberio.