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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Crolla il mercato del vino abruzzese: calano del 75% le ordinazioni

Coldiretti Abruzzo fa il punto della situazione per quanto riguarda il settore vinicolo. Perdite medie per ogni azienda fino a 300 mila euro

Crisi profonda per il settore del vino abruzzese, con un calo degli ordini superiore al 75% e problemi soprattutto con il mercato estero verso paesi come Usa, Germania, Svizzera e Belgio, Cina,  Canada, Brasile e Russia. Lo ha fatto sapere la Coldiretti Abruzzo che inizia a fare la conta dei danni economici causati dal lockdown per il Coronavirus, con la chiusura del canale horeca ed i ristoranti che restano ancora chiusi e che rappresentano un'importante e cruciale fetta di mercato per la aziende vinicole abruzzesi. Le giacenze in cantina superano anche i 100 ettolitri. Il dato abruzzese è in linea con quello italiano, con un trend in forte salita nel 2019 che ora, per il 2020, rischia di vedere una frenata brusca:

La mancanza di liquidità e di fatturato, il reperimento di manodopera e la difficoltà nella programmazione e nella gestione aziendale, insieme ai complessi rapporti con le banche e i problemi legati alla logistica, sono le criticità più sentite in questo momento.

Dall’indagine, effettuata sulle principali cantine socie, emerge la forte preoccupazione dell’intero settorele esigenze maggiormente segnalate riguardano contributi a fondo perduto anche volti al miglioramento della qualità, la posticipazione delle scadenze dei bandi in corso, snellimento della burocrazia, aiuti su finanziamenti con tassi tendenti allo zero, sostegno ai meccanismi di vendita anche strutturati per relazionarsi con la Gdo, agevolazioni sull’acquisto dei beni primari in azienda

Coldiretti a livello nazionale ha avviato la campagna #iobevoitaliano per promuovere l'acquisto di vini di produzione interna, e punta ad un piano straordinario di comunicazione sul vino per far ripartire anche l'esportazione. Previsto anche il piano salva vigneti con il quale si effettuerà la distillazione volontaria per trasformare 3 milioni di ettolitri di vino generici in alcol disinfettante per uso sanitario considerando il boom di acqusiti registrato da quando è presente la pandemia.

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