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Unione Cuochi Abruzzesi: "Servono fondi dal governo ed etica dai ristoratori"

Nonostante la difficoltà, per l'Urca è necessario prevedere un periodo di formazione che certifichi di poter lavorare in sicurezza e garantire l'incolumità dei clienti e degli operatori stessi. Parla il presidente Lorenzo Pace

In questi giorni l'Unione Regionale Cuochi Abruzzesi ha lanciato una proposta al governo. Si tratta di un appello corale diretto sia alle istituzioni, a cui si chiede aiuto e supporto economico diretto, sia ai ristoratori stessi. Nonostante la difficoltà, per l'Urca è necessario prevedere un periodo di formazione che certifichi di poter lavorare in sicurezza e garantire l'incolumità dei clienti e degli operatori stessi. 

Ecco cosa dichiara il presidente Lorenzo Pace:

"In questo nuovo contesto il cuoco professionista dovrà acquisire una elevata professionalità attraverso lo studio, la ricerca e la condivisione. Dovrà padroneggiare le tecniche di cottura e utilizzare gli strumenti tecnologicamente avanzati. Dovrà organizzare il lavoro attraverso il sistema del “cook & chill”, preferire l’utilizzo di prodotti di prossimità, prestare maggiore attenzione alla sostenibilità, al food cost e soprattutto al sistema di autocontrollo dell’haccp. È auspicabile l’istituzione di una “certificazione professionale”, rilasciata da un ente statale, in cui si attesti le competenze tecniche di gestione dei processi produttivi da parte del cuoco, e ogni ristorante dovrà avere almeno lo chef di cucina che sia in possesso della certificazione".

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