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Spunta la “tassa Covid” anche sulle auto: "Non pagate, è illegittima"

Il Codacons già sta ricevendo le segnalazioni di numerosi automobilisti relative a "costi di sanificazione obbligatoria" che sono "totalmente ingiustificati e illegittimi". E se ci si rifiuta di pagare tale balzello, "l’officina nega le riparazioni o i tagliandi"

Il Codacons denuncia il fatto che ora è spuntata la “tassa Covid” anche sulle macchine dopo essere già apparsa nei negozi di parrucchieri e centri estetici. Si tratta, in sostanza, di un'imposta per la sanificazione applicata "da numerose autofficine ai propri clienti che chiedono riparazioni o interventi sulle vetture", con maggiorazioni mediamente da 20 a 40 euro.

L'associazione già sta ricevendo le segnalazioni di numerosi automobilisti relative a "costi di sanificazione obbligatoria" che sono "totalmente ingiustificati e illegittimi". E se ci si rifiuta di pagare tale balzello, "l’officina nega le riparazioni o i tagliandi":

“Si tratta di una pratica del tutto illegale, e contro la quale presenteremo le dovute denunce ad Antitrust e guardia di finanza – spiega il presidente Carlo Rienzi – Non esiste alcuna norma che obbliga i consumatori a sanificare la propria autovettura presso le officine, né che vincoli i tagliandi o le riparazioni al pagamento di “tangenti” legate al Covid”.

Anche Confartigianato Autoriparazione, associazione di categoria delle autofficine, ha bocciato e condannato questa abitudine. Il Codacons invita dunque i cittadini abruzzesi a "non pagare qualsiasi tassa aggiuntiva legata al coronavirus" e segnalare le maggiorazioni dei prezzi inviando una mail a info@codacons.it o telefonando al numero 89349966, dal lunedì al venerdì, dalle ore 14 alle ore 17.

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