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Lunedì, 29 Aprile 2024
Economia

Indetto uno sciopero di 24 ore del trasporto pubblico locale ma il ministro Salvini lo riduce a 4 ore

L'adesione alla protesta della segreteria provinciale Usb Lavoro privato Chieti Pescara; il personale amministrativo, di terra, di officina e lavaggio si asterrà per l'intero turno

Si sarebbe dovuto tenere il 27 novembre lo sciopero nazionale di 24 ore del trasporto pubblico cui hanno aderito la segreteria provinciale Usb Lavoro privato Chieti/Pescara e la segreteria provinciale L’Aquila/Teramo hanno comunicato, ma  durerà solo 4 ore con quello dell'intera giornata posticipato al 15 dicembre.

A comunicarlo è lo stesso sindacato lamentando il fatto che lo sciopero "regolare", precisa, sarebbe stato precettato dal ministro Matteo Salvini.

"La precettazione da parte del Ministro dei Trasporti Salvini dello sciopero nazionale di 24 ore, regolarmente indetto dalle sigle dei sindacati di base, altamente rappresentativi nel settore, è tutt’altro che inaspettata - scrive l'Usb in una nota -. Ciò, però, non toglie la gravità di quanto deciso dal ministro, interprete da padrone delle ferriere, dell’art.8 della L.146/90".

Le motivazioni addotte dal ministro per giustificare l'intervento di riduzione, "un potere del Ministro che la legge prevede solo per situazioni eccezionali, sono ridicole e suonano come un vero e proprio oltraggio all’esercizio di un diritto costituzionale", incalza la sigla ricordano che "questo sciopero è stato indetto più di un mese fa, prima persino di quello di Cgil e Uil, nel pieno rispetto delle più restrittive norme in Europa per l'effettuazione di uno sciopero. Significativo a tale proposito - continua - il fatto che la commissione di Garanzia non ha mosso il benché minimo rilievo alla proclamazione dello sciopero del 27 novembre".

"Nel confermare tutte le sacrosante rivendicazioni già precedentemente esposte, Usb settore privato Abruzzo conferma l'astensione di 24 ore del trasporto pubblico locale riposizionandolo al 15 dicembre 2023".

"È oramai evidente che il problema è diventato politico: accettare la riduzione imposta nell’ordinanza sarebbe come fare propria l'idea che un Ministro consideri il diritto di sciopero alla stregua di una propria concessione ai sindacati, tanto da considerarne 'eccessiva' la durata di 24 ore.Non è più tollerabile che questo avvenga senza che i lavoratori e l’intera società che si riconosce nei valori della carta costituzionale e che la continuerà a difendere, prendano una esplicita posizione contro questa palese aggressione a uno dei diritti costituzionali più importanti", conclude il sindacato.

Nel corso della giornata di sciopero le fasce di garanzia saranno garantite. 

L’astensione dal servizio sarà articolata con le seguenti modalità: personale viaggiante: dalle ore 00:00 alle ore 06:00, dalle ore 9:00 alle ore 18:00 e dalle ore 21:00 alle ore 24:00; personale amministrativo, personale di terra, di officina e lavaggio: intero turno, nel rispetto delle norme vigenti con la salvaguardia dei servizi minimi essenziali laddove previsto; si precisa che tutti i servizi di linea compresi nella fascia oraria dalle ore 12:00 alle ore 15:00 saranno garantiti.

Inoltre, a causa delle modalità dell’astensione lavorativa, la ripresa del servizio immediatamente dopo lo sciopero potrebbe non essere assicurata.

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