rotate-mobile
Economia

Gli imprenditori abruzzesi della ristorazione ed alimenti avvertono: "Anticipare la riapertura o ci sarà il tracollo"

La Cna Alimentare sollecita le istituzioni ad intervenire per consentire una riapertura di bar, ristoranti, rosticcere, pasticcerie, gelatiere e gastronomie prima del primo giugno

Riaprire rispettando i protocolli di sicurezza tutto il comparto della somministrazione di alimenti e bevande prima del primo giugno, data fissata dal nuovo decreto del Governo per la ripartenza dopo il lockdown. Anche dalla Cna arriva un appello alle istituzioni regionale e nazionali affinchè il settore possa ripartire, altrimenti si rischia il tracollo completo.

Tutta la filiera produttiva del cibo, dalle aziende di produzione a bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie, pasticcerie, rosticcerie fino ai catering hanno necessità di ripartire prima possibile, con 11 mila aziende in Abruzzo coinvolte.

Capire cosa voglia dire realmente il rispetto delle distanze di sicurezza, perché almeno un metro potrebbe imporre a ristoranti, bar, pizzerie forse un dimezzamento delle sedute e degli ingressi, con gravi conseguenze per l’occupazione. Senza contare che, senza riaperture, finiranno nel cassonetto dell’immondizia quantità industriali di prodotti e scorte di magazzino scaduti.

Occorre, spiega la Cna, un piano di ripresa con regole e tempi certi per la stagione estiva, rispettando igiene e sicurezza sanitaria per i clienti e per il personale, tagliando la burocrazia e concedendo in tutti i 305 comuni abruzzesi l'occupazione del suolo pubblico all'aperto gratuita ed agevolazioni sui crediti d'imposta.

LOCALI DELLA MOVIDA RICONSEGNANO LE CHIAVI A MASCI

Giulia Mistichelli, presidente a Pescara di Cna Giovani Imprenditori, titolare di “Santa Ignoranza”:

"Senza aiuti concreti da parte del governo sarà difficile per molti ripartire e poter continuare a garantire un lavoro ai propri collaboratori. I ristoratori hanno bisogno informazioni e tempistiche chiare per poter capire come riprogrammare la propria attività. Un ristorante o un locale, poi, non vendono solo del cibo o bevande, ma anche atmosfera: molti di noi si stanno attrezzando con asporto per cercare di tamponare le spese che comunque si sono accumulate nei mesi di chiusura, ma vogliamo tornare a fare il nostro lavoro e abbiamo bisogno di sapere le nuove regole del gioco"

Duramente colpito il settore dei banchetti e catering e dell'indotto come hotel, agriturismi e bed and breakfast dove le speranze di ripartenza sono ancora lontane considerando il blocco delle cerimonie religiose e civili ed i problemi legati alla gestione degli assembramenti.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Gli imprenditori abruzzesi della ristorazione ed alimenti avvertono: "Anticipare la riapertura o ci sarà il tracollo"

IlPescara è in caricamento