Si presenta il secondo "Rapporto sulle Libere Professioni in Abruzzo"
Anche l’Abruzzo deve fare i conti con le conseguenze economiche del Coronavirus. Gli effetti della pandemia si fanno sentire soprattutto sul mercato del lavoro, dove si è registrato un calo occupazionale nei mesi del lockdown (9 marzo - 18 maggio 2020) di circa 500mila posti di lavoro. Se ne parlerà giovedì 22 aprile in diretta streaming.
Dopo i saluti del presidente nazionale Gaetano Stella e di Claudia Rampichini dell’Osservatorio delle libere professioni di Confprofessioni, parteciperanno:
- il presidente regionale di Confprofessioni Marco Della Torre
- il governatore Marco Marsilio
- il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri
- l’assessore regionale alle attività produttive Daniele D’Amario
- l’assessore regionale al lavoro Pietro Quaresimale
- l’assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì
- il direttore di Fondopensioni Franco Valente
Modera l’incontro il responsabile dell'ufficio stampa di Confprofessioni, Giovanni Francavilla. Così il presidente regionale Marco Della Torre: “Plaudo all’iniziativa di Confprofessioni Nazionale, che ha fortemente voluto degli incontri regionali, e alla puntuale e costante presenza del presidente Stella, da sempre vicino a noi abruzzesi. Ne approfitto per ringraziare anche i nostri amministratori che hanno da subito raccolto il nostro invito a presenziare alla tavola rotonda di presentazione del rapporto. La situazione disastrosa, economica e occupazionale della nostra regione, è simile al resto del nostro paese, se non peggiore, e ci accomuna a tutto il resto delle partite Iva e delle Pmi d’Italia tra le categorie più colpite da questa crisi sanitaria ed economica, non risparmiando cancellazioni dagli ordini e fughe all’estero dei nostri migliori neolaureati. Chiediamo solo di essere ascoltati e risposte precise e puntuali alle nostre domande, per darci una mano tutti insieme e cercare di risollevarci da questa triste situazione già preesistente, aggravatasi purtroppo con questa devastante pandemia”.