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Piano Spiaggia, dubbi e proposte da Confesercenti e Cna

I balneatori di Confesercenti e della Cna sollevano alcuni dubbi sul Piano Spiaggia che l'amministrazione comunale intende far approvare dal consiglio comunale. "No all'aumento delle volumetrie"

Dubbi e perplessità da parte dei balneatori della Cna e di Confesercenti, in merito alla questione del Piano Spiaggia che l'amministrazione comunale intende far approvare dal Consiglio Comunale.

Da un lato, i balneatori di Confesercenti sono i più scettici rispetto al documento, parlando di un piano che rischia di agevolare solo i grandi imprenditori del mare, per penalizzare invece i piccoli e medi balneatori che hanno attività a sostanziale conduzione familiare.

"Alla fine del 2015 siamo stati chiamati non solo dalla Giunta, ma anche dalla maggioranza di centrosinistra a presentare le osservazioni alla bozza di delibera ma senza alcuna comunicazione né spiegazione, nessuna delle nostre osservazioni è stata accolta: ci chiediamo se siano state almeno lette. Le “novità” introdotte dalla proposta di Piano non affrontano le problematiche vere delle concessioni, che nella maggior parte dei casi sono gestite da piccole e medie aziende familiari alle quali il Piano riserva solo nuovi vincoli burocratici ed economici, limitazioni, ulteriori gravami. Basti pensare all’aumento di volumetria del 30%, del quale potranno beneficiare solo in pochi, mentre si impongo nuovi divieti a Pescara Sud dove, grazie ai richiami finali, a ridosso della Pineta Dannunziana si vieterà la ricettività e si prevede addirittura di smantellare la carreggiata" dichiarano La Torre e Troisi della Fiba.

Dall'altro, invece, i balneatori della Cna sono più morbidi, e parlano di un piano spiaggia sostanzialmente condivisibile senza però che vengano compresi gli aumenti delle volumetrie del 25% dove il responsabile Tomei si trova d'accordo con la Confesercenti in quanto la norma favorirà di fatto solo i grandi stabilimenti.

Per i balneatori della Cna," il piano spiaggia della più importante città abruzzese avrebbe potuto rappresentare l’occasione, se affrontato assieme ai grandi problemi del nostro mare, come l’inquinamento dei fiumi e l’erosione delle spiagge, per ridare slancio alla nostra offerta turistica estiva. In questo senso, alcune recenti scelte della Regione, contenute nel Masterplan, muovono nella giusta direzione".

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