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Domenica, 28 Aprile 2024
Economia

Nei primi nove mesi del 2023 tremila occupati in più in Abruzzo, ma si cresce la metà rispetto al Paese

Una fotografia in chiaroscuro quella dell'economista Aldo Ronci che certifica si un aumento di occupati e una diminuzione di disoccupati, ma in uno scenario che comunque non si può definire soddisfacente in cui si passa dai 12mila lavoratori entrati nel settore dell'industria ai 12mila persi nell'ambito dei servizi

Tremila occupati in più tra il quarto trimestre 2022 e il terzo del 2023 in Abruzzo (si è passato da 500mila a 503mila), ma i dati elaborati dall'economista Aldo Ronci se da una parte parlano di una lieve crescita nei primi nove mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022, non si possono ritenere comunque soddisfacenti, spiega nel suo report, perché in valori percentuali gli occupati nella nostra regione crescono la metà dell'Italia e i disoccupati flettono il 36 per cento in meno del dato nazionale.

Un rapporto elaborato su dati Istat quello Di Ronci che traducono la crescita di tremila unità in uno 0.6 per cento di crescita rispetto alla media nazionale che è dell'1,4 per cento, collocando l'Abruzzo al tredicesimo posto della graduatoria nazionale. Nei primi nove mesi del 2023, rileva ancora l'indagine, i disoccupati sono diminuiti per un totale di 2mila unità (pari al cinque per cento passando da 43mila disoccupati a 41mila): un valore inferire anche in questo caso al dato nazionale che ha visto un decremento medio del 7,8 per cento con l'Abruzzo quindicesimo nella classifica nazionale.

I numeri sono molto diversi a seconda delle attività economiche di riferimento delineando un quadro fatto di contraddizioni, rileva ancora Ronci. Ci passa infatti da un incremento di 12mila occupati dell'industria (con l'Abruzzo sul podio delle performance migliori grazie al secondo posto nella graduatoria nazionale), a una flessione di 12mila nei servizi con in questo caso la regione penultima a livello nazionale. Ad andare male anche l'agricoltura che con una variazione percentuale in negativo del 30,6 per cento (la peggiore e a fronte di un meno 2,1 per cento nazionale) in termini di occupazione tra il quarto trimestre 2022 e il terzo trimestre 2023, colloca la regione quartultima.

Segno positivo lo segna non con l'industria anche le costruzioni (variazione in positivo dell'11,9 per cento e ottavo posto in graduatoria) e il commercio-alberghi-ristorazione che pone l'Abruzzo undicesimo con un variazione positiva del 6,7 per cento.

Altro dato fornito quello per cui il tasso di occupazione in Abruzzo nel trimestre 2022 è stato del 60,3 per cento, valore inferiore al tasso nazionale del 60,7 per cento, mentre nel terzo trimestre 2023 è salito al 61,6 per cento eguagliando quello nazionale.

Infine l'indagine di Ronci rileva che il tasso di disoccupazione, in Abruzzo è stato nel quarto trimestre 2022 dell’8,2 per cento (dato superiore a quello italiano che ha segnato il 8,1 per cento) con un decremento nel terzo trimestre 2023 che porta il dato al 7,8 per cento (valore superiore a quello italiano del 7,4 per cento).

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