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Nuovo depuratore, Alessandrini: "Ecco perchè è necessario realizzarlo"

Il sindaco Alessandrini e il vicesindaco Del Vecchio hanno illustrato i dettagli del progetto riguardante il nuovo depuratore sottoposto al Consiglio Comunale. "E' indispensabile per risolvere le gravi criticità"

Un progetto indispensabile per la città, per risolvere le grosse criticità riguardanti la gestione delle acque reflue e l'intera rete depurativa cittadina e metropolitana. Il sindaco Alessandrini assieme al vicesindaco Del Vecchio ha illustrato i dettagli riguardanti la realizzazione del nuovo depuratore, progetto che sarà esaminato e votato dal consiglio comunale.

Alessandrini ha sottolineato come il depuratore attualmente in uso sarà potenziato ed irrobustito, ma occorre realizzare anche un altro impianto per migliorare sensibilmente la qualità delle acque depurate e la quantità gestita durante i momenti di criticità. “Dobbiamo intervenire sulla filiera depurativa della città di Pescara, San Giovanni e Spoltore. Il depuratore è stato costruito nel 1980 e, salvo interventi minimali, mai nessuna iniziativa è stata assunta nei confronti dell’attuale depuratore di Pescara che, pur svolgendo appieno la sua funzione in ragione delle dimensioni progettuali originarie, ha oggi bisogno di una sua nuova rifunzionalizzazione, come da programmi approvati e in parte cantierati. Ma ha soprattutto bisogno di essere affiancato da nuove infrastrutture per  soddisfare la domanda di accumulo, trattamento e depurazione delle enormi portate di reflui prodotte nell’area urbana di Pescara, Spoltore e San Giovanni Teatino" ha aggiunto il vicesindaco Del Vecchio, ricordando come in caso di emergenze legate alle intense piogge o nevicate la situazione sia attualmente critica.

NUOVO DEPURATORE, IL CENTRODESTRA DICE NO

"Per dare una idea del danno che si riverbera sull’economia turistica cittadina ma che ha ripercussioni ben più ampie, vale la pena ricordare che nel corso della stagione balneare 2016 sono state emesse più di 10 (dieci) ordinanze a causa delle piogge o per guasti agli impianti di sollevamento che hanno vietato la balneazione su alcuni tratti della riviera cittadina per oltre 40 (quaranta) giorni. Tutto questo in modo da evitare il ripetersi degli sversamenti, allorquando, pur avendo ampliato la capacità depurativa complessiva dell’impianto, esso non fosse messo in grado di ricevere il maggior quantitativo potenzialmente trattabile a causa dello sfioro per malfunzionamenti dei pozzetti principali di adduzione per guasto delle unità pompanti o per mancanza di energia elettrica, com’è accaduto" ha concluso Del Vecchio, aggiungendo che rinvii non sono più accettabili, considerando che il 6 marzo ci sarà l'incontro con la Regione durante il quale dovranno esserci risposte definitive.

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