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Economia

Mare inquinato: Pescara Mi Piace chiede aiuto al Prefetto

Un vertice urgente da convocare con l'amministrazione comunale ed i vari enti coinvolti per fare il punto sulla situazione del mare pescarese, a pochi mesi dall'avvio della stagione estiva

Una lettera al Prefetto per chiedergli di scendere direttamente in campo per affrontare l'emergenza mare inquinato, a pochi mesi dall'avvio della stagione turistica per scongiuare nuove polemiche e soprattutto un nuovo flop per la città. A lanciare l'appello Pescara Mi Piace con l'ex vicesindaco Fiorilli ed Armando Foschi.

Gli esponenti del movimento hanno dichiarato: "Le preoccupazioni nascono dalla triste considerazione che entrambi, sindaco e vicesindaco, per mesi hanno legato la risoluzione dei problemi dell’inquinamento del nostro mare alla realizzazione di un’opera che, in realtà, non era neanche stata prevista dall’amministrazione comunale. Al posto di un depuratore si dovrebbero costruire delle vasche di contenimento delle acque meteoriche e comunque le opere non saranno concluse prima di 3 anni, il che significa che ancora per tre anni la città dovrà tollerare la continua apertura dei bypass a ogni pioggia, operazione che determina lo sversamento diretto in mare di liquami senza passare dal depuratore di via Raiale. Da ciò, inevitabilmente, consegue che per ancora tre anni la città dovrà tollerare un mare inquinato e divieti di balneazione sul nostro litorale, con ripercussioni economiche, turistiche e d’immagine che non osiamo neanche immaginare".

BALNEAZIONE, SI PENSA ALL'ESTATE

Inoltre, secondo Foschi e Fiorilli, dal 28 luglio 2015 la città vive una costante emergenza acque inquinate, dopo la rottura della condotta principale di via Raiale che provocò lo sversamento di 30 milioni di litri di liquami in mare. "E' facile intuire che, semmai dovesse determinarsi la terza stagione balneare consecutiva con il mare inquinato, la tensione diventerà molto elevata in città, non solo per i danni arrecati alle piccole imprese balneari e marittime, ma anche per la stessa utenza. Con la presente sottoponiamo alla sua attenzione l’emergenza, chiedendole di farsi portavoce delle istanze della città, convocando una riunione con l’Amministrazione comunale, allargata alle Forze Associative del territorio, tesa a chiarire tutti gli aspetti del ‘caso’

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