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Economia

Manovra, anche gli agricoltori pescaresi scendono in piazza a Roma

Gli olivicoltori di Coldiretti, provenienti dalle quattro province della nostra regione, sottolineano le numerose “criticità da affrontare per salvare un settore strategico per la salute dei cittadini”

Gli agricoltori abruzzesi della Coldiretti, compresi quelli pescaresi, manifestano oggi a Roma dopo l'approvazione della manovra che a loro parere penalizzerebbe il settore, soprattutto quello dell'olio. 

Gli olivicoltori, provenienti dalle quattro province della nostra regione, sottolineano le numerose “criticità da affrontare per salvare un settore strategico per la salute dei cittadini, il presidio del territorio, l'economia e  l’occupazione che vede impegnate in Italia oltre 400mila aziende agricole e in Abruzzo la stragrande maggioranza di imprese per le quali l’olio resta una delle principali produzioni”.

Coldiretti Abruzzo ricorda che il comparto olivicolo conta in regione:

  • circa 6 milioni di piante su circa 46mila ettari che rappresentano circa il 50% della superficie agricola arborea utilizzata
  • circa 60mila aziende di cui 15mila che coltivano prevalentemente olivo
  • oltre 350 frantoi
  • una produzione media di circa 14mila tonnellate di olio negli anni di carica
  • 3 Dop, tra cui quella presente nella provincia di Pescara: l'Aprutino Pescarese (le altre due sono le Colline Teatine di Chieti e il Pretuziano delle colline teramane)

Da rilevare, inoltre, che la campagna olivicola di quest’anno ha subito una forte diminuzione della produzione.

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