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Economia Alanno

Licenziamenti alla Ico di Alanno, i dubbi della Cgil: "Situazione poco chiara"

Guido Cupido, segretario provinciale Slc Cgil commenta la decisione di chiudere lo stabilimento della Ico che si trova ad Alanno, come annunciato nei giorni scorsi dall'amministratore delegato

Interviene anche la Cgil, con il segretario provinciale Slc Guido Cupido, in merito alla vicenda della chiusura dello stabilimento di Alanno della Ico, come annunciato dall'amministratore delegato motivando la decisione con il caro energia e l'aumento dei costi delle materie prime, che rendono non sostenibile il mantenimento dello stabilimento produttivo. All'Ansa, Cupido ha dichiarato:

"Cosa stia succedendo lo vorremmo capire anche noi: c'è qualche dubbio sulla linearità di questa vicenda, anche perchè la Ico non è in crisi: l'ad ci ha detto che hanno 1600 clienti, produce e sta sul mercato. La Ico produce carta per imballaggi e con il boom dell'e-commerce questo è un settore in controtendenza quello di Alanno invece è un ramo d'azienda che produce carta per usi domestici specialmente per il mercato Usa.

L'azienda ha parlato anche dell'aumento dei costi dei container, che sono quadruplicati. Ci sarebbe insomma una questione di mercato internazionale. Lo stabilimento fu acquistato anni fa dalla Kimberley Clark con promesse di mantenimento di produzione e maestranze. Noi chiediamo che se proprio questo ramo deve chiudere, i 35 addetti vengano ridistribuiti nelle altre tre fabbriche del gruppo, di cui due nelle immediate vicinanze: in totale la Ico ha 270 addetti, i 35 vanno formati e riqualificati".

La notizia del possibile licenziamento di 35 dipendenti da giorni ha provocato commenti e reazioni dal mondo sindacale e politico, con il Pd che ha chiesto di avviare una trattativa per impedire che lo stabilimento venga chiuso.

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