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Finanziate quasi 10 mila imprese con “Cura Italia” e “Liquidità”, Abruzzo quinta regione d’Italia

Tra le 4 province abruzzesi, Pescara si colloca al penultimo posto con 2.027 pratiche e un importo medio di 35.908 euro. Soddisfatto il presidente regionale di Cna Abruzzo, Savino Saraceni

Per quanto riguarda i decreti “Cura Italia” e “Liquidità”, l'Abruzzo risulta essere la quinta regione d’Italia in rapporto alle aziende attive con una percentuale del 7,58% rispetto alla media italiana che invece è pari al 7,14%.

Finora sono 9.519 le imprese abruzzesi che sono state ammesse a finanziamento dal Fondo centrale di garanzia, per un totale di 337.167.422 euro. Tra le 4 province abruzzesi, Pescara si colloca al penultimo posto con 2.027 pratiche e un importo medio di 35.908 euro.

Soddisfatto il presidente regionale di Cna Abruzzo, Savino Saraceni:

«Così come avevamo criticato di recente la lentezza del sistema bancario nel rispondere alle esigenze di un sistema produttivo colpito al cuore dall’emergenza Covid-19, siamo oggi pronti a riconoscere che c’è stato un cambio di passo che pure avevamo sollecitato».

Quanto al rapporto con le banche, «pur apprezzando alcune positività come il potenziamento degli strumenti online - dice Saraceni - le imprese hanno lamentato nel rapporto con gli istituti di credito lentezza nei tempi di lavorazione, eccesso di documentazione richiesta, farraginosità nella gestione delle pratiche».

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