rotate-mobile
Economia

Coronavirus: lo stop dei ristoranti mette in ginocchio 500 pescherecci in Abruzzo

La Coldiretti lancia l'allarme riguardante il settore della pesca in Abruzzo che è strettamente collegato, come indotto, all'attività dei ristoranti

La chiusura prolungata dei ristoranti in Abruzzo mette a rischio i lavoratori di circa 500 pescherecci. L'allarme è stato lanciato da Coldiretti che parla di una situazione drammatica per il comparto pesca, considerando che in Italia il 55% del pescato viene consumato fuori casa e dunque nelle attività di ristorazione. Lo stop del settore alla vigilia dell'estate è un duro colpo per il settore ittico che coinvolge anche la chiusura di pescherie e mercati ittici all'ingrosso e alla produzione.

IN ABRUZZO OK ALL'ASPORTO SUL POSTO

Ad aggravare la paralisi del settore sono i limiti agli spostamenti che hanno causato anche il crollo della domanda di pesce fresco per consumo casalingo con la nuova tendenza a fare la spesa ogni 2-3 giorni, per evitare di doversi recare spesso al supermercato, che ha portato i consumatori ad orientarsi verso conservati e surgelati, considerando che il consumo pro capite di pesci, molluschi e crostacei in Italia si aggiorna attorno ai 30 chili all’anno.

La soluzione di vendita a domicilio e dell'asporto sul posto è utile ma non sufficiente ad aiutare il settore soprattutto se si guarda al settore turistico che è praticamente azzerato, e per questo occorre sostenere un settore sul quale pesa già fortemente la dipendenza dall'estero da dove arriva l'80% del pesce consumatori in Italia.

La chiusura forzata di bar, trattorie, ristoranti, pizzerie e agriturismi ha dunque un effetto a valanga sull’agroalimentare regionale ed, oltre al pesce, ad essere colpiti sono anche vino, birra, carne, frutta e verdura ma anche salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Coronavirus: lo stop dei ristoranti mette in ginocchio 500 pescherecci in Abruzzo

IlPescara è in caricamento