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Economia

Coronavirus, pesca: i Flag scrivono a Imprudente sulla crisi del comparto 

Nella lettera inviata all'assessore regionale si sottolinea "con estrema preoccupazione" come anche nella nostra regione il Covid 19 rischi di affossare il "già fragile comparto della pesca e dell’acquacoltura"

Coronavirus, pesca: i Flag scrivono a Imprudente sulla crisi del comparto. Nella lettera inviata all'assessore regionale, i Flag Costa dei Trabocchi, Costa di Pescara e Costa Blu sottolineano "con estrema preoccupazione" come anche nella nostra regione il Covid 19 rischi di affossare il "già fragile comparto della pesca e dell’acquacoltura".

"L’epidemia, di fatto, ha azzerato la domanda di prodotti ittici - si legge nella missiva - Le imbarcazioni della piccola pesca, i pescherecci, le vongolare e gli stessi impianti di acquacoltura sono costretti a sospendere l’attività. A determinare la drastica contrazione della domanda concorrono la chiusura di tutti gli esercizi di ristorazione, l’azzeramento dei flussi turistici, il fermo di molti mercati al dettaglio, la limitazione alla possibilità di spostamento individuale. Ormai i consumatori sono orientati esclusivamente all’acquisto di prodotti a lunga scadenza (congelato, surgelato)".

In particolare è a rischio la piccola pesca costiera, perché al momento risulta esclusa da specifiche misure di sostegno:

"La pesca artigianale pagherà il conto più alto se non si adottano con urgenza provvedimenti adeguati. Vale la pena sottolineare che in Abruzzo operano circa 300 imbarcazioni di piccola pesca e ognuna di esse rappresenta un nucleo familiare. È indispensabile, pertanto, prevedere una forma di sussidio, analogo alla cassa integrazione, per l’intero periodo di fermo, in grado di garantire continuità di reddito e mantenimento dell’occupazione".

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