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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Confcommercio: "Troppi agriturismi abusivi in Abruzzo"

Abruzzo Confcommercio ripropone alla Regione la richiesta di costituire una Commissione di controllo per evitare agriturismi abusivi. "Servono controlli per evitare fenomeni di abuso, le regole vanno rispettate"

Dalle norme in vigore, scrive l’Associazione, risulta chiara che l’attività agrituristica si differenzia in maniera significativa dalle  attività di ristorazione e/o alberghiere, in quanto collegata alla produzione ed al personale addetto all’azienda agricola interessata.

Principi ribaditi nella Legge Statale n° 96/2006, legge che la Regione Abruzzo deve ancora recepire.

Nell’ottica sopraindicata, se realmente le aziende agrituristiche abruzzesi rispettassero in ogni fase le regole imposte, esse potrebbero connaturarsi come un segmento dell’offerta turistica capace di attirare in Abruzzo una ulteriore fetta di turisti che predilige il soggiorno verde.

Affinchè  ciò avvenga è necessario, però, che l’offerta sia consona alle aspettative di chi sceglie il turismo verde e cioè che l’agriturismo non venga trasformato in ristoranti ed alberghi “camuffati”, che non hanno nulla di rurale.

Purtroppo, i numerosi abusi, in mancanza di adeguati controlli, lamenta l’Associazione, si sono moltiplicati nel tempo, danneggiando notevolmente albergatori e ristoratori, i quali non riescono più a fronteggiare una concorrenza sleale di chi gode di agevolazioni troppo consistenti; tali abusi colpiscono anche e soprattutto gli stessi operatori agrituristici che, in maniera seria e professionale, svolgono la loro attività.

Spesso, infatti, l’agriturismo viene gestito come attività non collegata alla produzione propria dell’azienda interessata, con l’acquisto di generi alimentari all’esterno, e con personale diverso da quello addetto all’attività agricola.

Le attività agrituristiche, inoltre, per il tipo di agevolazioni e contributi di cui beneficiano, dovrebbero essere ubicate in casolari di campagna  e non, come spesso avviene, in edifici all’uopo edificati o stravolti al punto che gli operatori “veri” dell’agriturismo hanno parlato di “olocausto rurale” nell’osservare come, da parte degli pseudo agriturismi abusivi, sia in uso il ricorso a materiali quali Clinker tedesco, finestre in alluminio, cemento in sostituzione del legno e così via, che poco hanno di rurale.

Alla luce di tali e tante violazioni della legge Abruzzo Confcommercio ritiene che la Regione, nel recepire la Legge Statale n° 96/2006 già in programma, preveda l’istituzione di una Commissione di controllo a livello provinciale, composta da un funzionario dell’Ispettorato provinciale dell’agricoltura competente per territorio, che la presiede, da un funzionario del Comune interessato, da un rappresentante dell’associazione agrituristica e da un rappresentante delle associazioni dei ristoratori ed albergatori.

Tale Commissione dovrebbe svolgere i seguenti compiti:

1)   effettuare un monitoraggio  delle aziende agrituristiche esistenti;
2)   verificare periodicamente per ciascuna di esse l’esistenza dei requisiti richiesti affinchè un’azienda possa definirsi agrituristica;
3)   esprimere parere alla Giunta Regionale per la concessione dei contributi e, in caso di inadempienze, proporre la revoca dei contributi stessi maggiorati degli interessi legali;
4)   esprimere parere al Sindaco del Comune interessato per la sospensione ed, in casi più gravi, per la chiusura dell’agriturismo non in regola con la normativa..

Si tratterebbe di uno strumento di controllo fondamentale per porre un freno all’abusivismo dilagante ed ai fenomeni più distorsivi  sopra esposti.

 

Riportare sui binari della legalità il settore dell’agriturismo, conclude Abruzzo Confcommercio,  dovrebbe costituire una priorità per la Regione Abruzzo al fine di tutelare gli interessi di ristoratori ed albergatori ma soprattutto per esaltare il nostro territorio rurale e far emergere finalmente un agriturismo vero che possa costituire una freccia in più dell’offerta turistica abruzzese
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