Confcommercio: orafi preoccupati per l'identificazione dei clienti
Gli orafi al dettaglio appartenenti a Confcommercio lanciano l'allarme sulle possibile ricadute della legge che imporrà dal 1 maggio l'identificazione dei clienti che fanno acquisti superiori ai 3.600 euro
Gli orafi al dettaglio appartenenti a Confcommercio lanciano l'allarme sulle possibile ricadute della legge che imporrà dal 1 maggio l'identificazione dei clienti che fanno acquisti superiori ai 3.600 euro.
“Chi fa acquisti importanti spesso desidera la massima riservatezza, un desiderio che non ha motivazioni di carattere fiscale. Se non la trova da noi, questa riservatezza, andrà a cercarla altrove." ha dichiarato Giuseppe Aquilino, presidente nazionale della Federdettaglianti Orafi/Confcommercio, con la possibilità che i clienti possano indirizzarsi verso Paesi con normative più semplici, danneggiando il fatturato delle aziende italiane.
Federdettaglianti chiede dunque di rinviare l'entrata in vigore della norma.