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Domenica, 28 Aprile 2024
Economia

I gestori di locali di Confartigianato spronano Masci: "Tornare alla normalità per sperare di sopravvivere"

L'associazione di categoria interviene in merito alla questione degli orari di chiusura dei locali chiedendo subito di modificare l'ordinanza del sindaco Masci

Ritornare alla normalità pur rispettando le regole sanitarie, con gli orari adeguati per la stagione estiva per evitare che ci siano in città attività di serie A e di serie B. A parlare è la Confartigianato imprese Pescara in merito alle polemiche relative agli orari di chiusura dei locali della movida. Il sindaco sabato scorso ha firmato l'ordinanza che sostanzialmente conferma l'apertura per chi somministra alimenti e bevande fino all'una, con la sola estensione dello stesso orario anche al giovedì.

Secondo Confartigianato, con il direttore Vianale, non si può attendere oltre per far ripartire il settore, che ha sempre rispettato le ordinanze e le prescrizioni per il Covid19:

Gli orari eccessivamente rigidi, a nostro avviso, creano problemi su due fronti. Da un lato gli aspetti economici: le misure in atto penalizzano non solo i locali notturni, ma anche i ristoranti e altri tipi di attività. La città, a mezzanotte durante la settimana e all'una nei weekend, si spegne con il risultato che c'è chi sceglie di non andare a cena fuori, pur di poter fare una passeggiata nel corso della fascia oraria consentita, mentre chi va al ristorante si ritrova a non poter prendere neanche un gelato una volta finita la cena

Vianale evidenzia come oggi questi orari rigidi impediscono alle attività sul mare di ripartire e paradossalmente questo fa concentrare tutto in un'unica zona e fascia oraria, creando inevitabilmente assembramenti. Per questo il Comune dovrebbe essere lungimirante e favorire la ripresa dell'economia estendendo gli orari di chiusura soprattutto nel fine settimana, dando priorià all'economica cittadina che deve ripartire. Senza concerti, eventi si rischia secondo Confartigianato di dichiarare la morte della zona della movida e dei suoi locali.

Il titolare di "Salsedine" Palladinetti e delegato Confargianato per la zona di piazza Muzii, assieme a Daniele Giannascoli titolare di "White Cliff" aggiungono che occorre creare regole ampie per consentire a tutti di lavorare e ripartire, per una città a vocazione commerciale e turistica restando aperti il più possibile.

Le attuali misure vanno nella direzione opposta. Siamo stanchi di questa sterile battaglia con i residenti. Facciamo di tutto per garantire la sicurezza, ma le nostre responsabilità hanno un limite. Da sempre, in ogni contesto, ci sono persone che non si sanno comportare, ma il problema si risolve con maggiori controlli, non punendo gli esercenti

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