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Economia

Abruzzo, perse 458 imprese artigiane nel 2019: l'allarme della Cna

L'associazione di categoria sottolinea come l'Abruzzo sia in fondo alla classifica italiana nel 2019 con un saldo negativo di oltre 400 imprese artigiane

Un saldo negativo di circa 458 imprese artigiane quello dell'Abruzzo per il primo semestre 2019. La Cna ha snocciolato i dati relativi all'anno in corso evidenziando come la nostra Regione sia in fondo alla classifica nazionale con una media negativa superiore a quella nazionale.

Un dato che fa riflettere, sottolinea la Cna, e che da un lato preoccupa il settore produttivo e dall'altro impone contromisure da parte delle istituzioni come la Regione Abruzzo. Andando ad analizzare il dato sul territorio, male l'Aquilano mentre nel Pescarese il calo è stato di 97 imprese.

Il direttore Graziano Di Costanzo:

"Abbiamo sollecitato misure di sostegno all’erogazione del credito, alla trasmissione d’impresa e allo start-up, alla digitalizzazione, all’internazionalizzazione, all’export, alla formazione. Misure su cui ci siamo confrontati con i diversi governi regionali, utilizzando lo stesso metro e lo stesso linguaggio: quello dell’urgenza. Una corda che non sembra fare breccia, vista la lunghezza esasperante, talvolta biblica, legata all’iter di approvazione dei bandi e delle relative graduatorie"

Analizzando invece il dato per quanto riguarda le categorie produttive, continua la debacle del settore costruzioni, e per questo dovrebbero essere adottati incentivi e contributi per far riparire il settore nel campo delle ristrutturazioni e riqualificazioni. Male anche il manifatturiero, mentre fra i pochi settori in crescita i servizi alla persona ed il giardinaggio.

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