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Domenica, 28 Aprile 2024
Cultura

Il bilancio di Tiboni sui 50esimi Premi Flaiano: "Questa edizione è un punto di partenza, non solo di arrivo"

E, a proposito della paventata possibilità di spostare la manifestazione altrove, la presidente chiarisce: "Si svolgeranno laddove vi siano le condizioni per poter lavorare serenamente".

La presidente dei Premi Flaiano, Carla Tiboni, ha tracciato un bilancio di quello che definisce "lo straordinario successo di eventi e di pubblico della 50esima edizione della manifestazione, che abbiamo scelto di dedicare alla nostra Ada D’Adamo, Premio Flaiano speciale di narrativa 2023". La compianta scrittrice aveva presentato il suo ultimo libro a Pescara lo scorso 27 marzo.

"È stato un anno molto impegnativo per lo staff dei premi - ha detto Tiboni - perché abbiamo dovuto organizzare 50 grandi eventi in concomitanza con l’organizzazione della 50esima edizione dei Premi che ormai lavorativamente ci impegna tutto l’anno. La 50esima edizione dei Premi con tutti i suoi eventi ha visto una partecipazione in presenza di circa 26.000 persone; le visualizzazioni delle dirette e degli eventi hanno numeri davvero elevatissimi non solo sulle nostre pagine social, ma parlo anche per la diretta streaming Rai e la diretta di Rete 8. La differita della serata finale di premiazione è stata trasmessa su Rai3 in seconda serata, e gli ascolti hanno superato in quella fascia oraria gli ascolti di Rai2".

Per quanto riguarda la risposta del pubblico, la partecipazione ai vari eventi del Flaiano "è stata elevatissima e l’edizione è stata piena di soddisfazioni sia dal punto di vista artistico che organizzativo. Dopo 50 anni possiamo dire che il grande lavoro e la grande intuizione di Edoardo Tiboni hanno raggiunto il risultato, centrato l‘obiettivo e compiuto la missione. I Premi Flaiano sono stati fondamentali, necessari, un driver per mantenere viva la memoria e stimolare lo studio di Ennio Flaiano in Italia e nel mondo: è una cosa che ci confermano e ci dicono gli stessi artisti che vengono al premio, che sono onorati di riceverlo, come i due premi Oscar Helen Mirren e Taylor Hackford".

Da oggi in poi, annuncia Tiboni, "i Premi Flaiano si preoccuperanno sempre e solo di rispettare e mantenere vivo lo studio sull’opera di Ennio Flaiano, e per questo la priorità assoluta è mantenere sempre la loro indipendenza. La cinquantesima edizione rappresenta un punto di arrivo, ma anche un punto di partenza; il lavoro che verrà svolto sarà quello di curare il brand raggiunto dai Premi e continuare ad essere all’altezza di questo evento culturale importantissimo per Pescara, l’Abruzzo e l’Italia. Pescara ha due figli illustri: D’Annunzio e Flaiano, Flaiano e D’Annunzio. È sciocco metterli in competizione e prediligere l’uno all’altro, anche perché sono loro stessi ad essere diversi".

Infine, a proposito della paventata possibilità di spostare la manifestazione altrove, Tiboni chiarisce: "Da oggi si lavorerà per i Premi, con passione spontanea, pazienza e perseveranza, e i Premi, che sono nati a Pescara, appartengono al pubblico pescarese, e si svolgeranno laddove vi siano le condizioni per poter lavorare serenamente".

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