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Cultura

Una fondazione per creare un "Sistema museale" che metta insieme cultura e turismo nell'ottica della Nuova Pescara

Troppa dispersione di risorse spiega il professor Pozzoli cui l'amministrazione ha dato l'incarico di tracciare una possibile strada e avanzare possibili soluzioni per dare respiro e valore ai due settori: nasce il gruppo di lavoro per redigere il progetto che si suggerisce coinvolga anche Montesilvano e Spoltore

Troppa “dispersione” di risorse nella gestione del servizio cultura a Pescara. Perché si centrino gli obiettivi delle economie di spesa e soprattutto si possa avere un unico programma e un coordinamento di tutte le iniziative legando strettamente la cultura al turismo, c'è bisogno di una riorganizzazione che riconduca tutto ad un unico soggetto o al massimo due: un'unica fondazione per i musei e un Ente manifestazioni pescaresi che funzioni come la “Vela” di Venezia oppure una unica organizzazione che gestisca entrambi i settori. Un'organizzazione che una volta messa a punto dal punto di vista amministrativo potrebbe avvalersi di dipartimenti per portare avanti in modo proficuo la gestione. Tutto questo nell'ottica della Nuova Pescara e dunque con il coinvolgimento anche di Spoltore e Montesilvano oltre che della Provincia e della camera di commercio.

La città e in particolare l'assessorato comunale alla cultura guidato da Maria Rita Carota, con il coinvolgimelo anche del settore turismo come è facile intuire, è a lavoro per realizzare quel “Sistema museale” annunciato alcuni mesi fa e che ora vedrà nascere un gruppo di lavoro per la realizzazione di un progetto pienamente definito. A fare il punto su ciò che andrebbe fatto è stato, su incarico dell'amministrazione, il professore ordinario di economia aziendale, commercialista e revisore legale Stefano Pozzoli di Firenze. A lui il compito di analizzare il contesto degli enti culturali dipendenti dal Comune e tracciare la strada da seguire che potrebbe dunque veder nascere una fondazione per la gestione del patrimonio culturale con, accanto, l'Ente manifestazioni che vederebbe ampliate le sue competenze sulla scia di come fatto, e come accennato, a Venezia.

Città questa dove, spiega nella sua relazione, sono nati il Muve (la fonazione Musei civici di Venezia) che gestisce appunto il patrimonio museale, e la Vela spa, nata come controllata dell'azienda del trasporto pubblico locale, ma diventata di fatto il soggetto che organizza e gestisce gli eventi della città a partire dal Carnevale. Sua anche la gestione di quel “City Pass”, il pass dedicato al turista che con un unico biglietto dà la possibilità ai turisti di visitare tutti i siti culturali di Venezia, e suggerita proprio nell'ottica di una nuova gestione del patrimonio culturale di Pescara, dai volontari locali del Touring Club che pure all'amministrazione hanno consegnato un loro dossier sulle criticità e le opportunità della città.

E' dunque il professor Pozzoli a parlare chiaramente di “dispersione” di risorse laddove, spiega nel dettaglio, Pescara oggi si avvale di tre organismi per gestire cultura e turismo e dunque sia mostre che spettacoli, concerti ed eventi di richiamo. Si tratta della fondazione Genti d'Abruzzo a controllo pubblico che oggi riesce a garantire “un volume d'affari di poco superiore ai 500 mila euro” con l'aggravante che l'80 per cento arriva dai contributi pubblici; dell'Ente manifestazioni pescaresi di cui il Comune è socio prevalente che ha un volume d'affari di circa un milione di euro compresi i contributi che rappresentano circa la metà dei ricavi, si legge nella reazione; e in fine la fondazione Paparella Treccia che gestisce l'omonimo museo con un volume d'affari di 150mila euro di cui 100mila di contributi.

Per superare il problema della “rilevanza economica” difficile da riconoscere a una realtà pubblica visto che gli organismi partecipati del Comune di Pescara ne sono privi e dunque teoricamente incapaci di coprire i costi con le entrate proprio l'affidamento a una fondazione può essere la soluzione. È a questa che andrebbe, spiega ancora Pozzoli, conferito un diritto reale sui beni a disposizione tenendo conto però che tale conferimento, si spiega “comporta la necessità di una quota di ammortamento, che va considerato in materia di equilibri economici della attività, equilibrio che tra contributi e ricavi deve comunque essere mantenuto quale che sia l’attività aziendale esercitata. In questo caso, per altro, si supera il problema stesso dell’affidamento essendo l’attività esercitata una prerogativa propria dell’organismo partecipato, che la esercita come ritiene”.

L'amministrazione con la delibera con cui ha preso atto della relazione ha quindi invitato la direzione regionale, anche con la possibilità di avvaleri di professionalità esterne, a creare il nuovo gruppo di lavoro per il progetto di riordino del Sistema culturale guidato dallo stesso direttore generale, di cui vicecoordinatore sarà il dirigente del settore Promozione della città e supervisore il sindaco o un suo delegato. A farne parte potranno essere anche i rappresentanti delle tre fondazioni presenti in città.

L'obiettivo è dunque quello di creare un'unica realtà turistico-culturale che permetta a Pescara di rendere davvero funzionale l'intero sistema e migliorare quei dati che oggi, come rilevato da Openpolis e riferito anche dal Touring Club, vedono l'Abruzzo come la regione con meno visitatori per i musei e la provincia (Qualità della vita 2023 del Sole24Ore), 81esima in riferimento al patrimonio culturale.

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