Rinvenimento mura a Rampigna, Di Biase: "Sono i sotterranei del Bastione San Vitale"
Per lo storico si tratta di un ritrovamento "di eccezionale valore soprattutto per conservare pezzi di memoria, come la città non è riuscita a fare nel 1973, quando i sotterranei del Bastione Sant'Antonio vennero resi inaccessibili"
Lo storico Licio Di Biase interviene dopo il rinvenimento delle mura di fronte a Rampigna durante i lavori delle ferrovie, precisando:
"I ruderi sono i sotterranei del Bastione San Vitale, uno dei sette Bastioni che articolavano la Piazzaforte di Pescara (e non fortezza o castello). Piazzaforte in quanto le mura circondavano l'abitato preesistente. I lavori, infatti, vennero realizzati nella seconda metà del 1500. Abbiamo testimonianze del 1574 e poi del 1598 che sanciscono i tempi".
Di Biase spiega che ogni Bastione aveva dei sotterranei, per cui i rinvenimenti di questi giorni sono relativi al sotterraneo del Bastione San Vitale "su cui le ferrovie nel 1863 poggiarono i binari e, ovviamente, le vecchie mura della Piazzaforte furono contaminate dai lavori delle ferrovie stesse".
Il ritrovamento è, secondo Di Biase, "di eccezionale valore storico-documentario, soprattutto per conservare pezzi di memoria, come la città non è riuscita a fare nel 1973 quando, anche a quel tempo grazie ai lavori delle ferrovie, vennero individuati i sotterranei del Bastione Sant'Antonio, dietro al Centro Nazareth, ma immediatamente rinchiusi e resi inaccessibili dalle stesse ferrovie".