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PFM: Il Pescara.it intervista Franz Di Cioccio

Domani sera, a Caramanico Terme, ci sarà il concerto della PFM, una delle band storiche e più apprezzate della musica italiana. Per l'occasione, Il Pescara.it ha intervistato in esclusiva il cantante/batterista della band, Franz Di Cioccio

franz_1Franz Di Cioccio, domani sera (sabato 24 aprile) vi esibirete a Caramanico Terme, quali brani eseguirete durante il concerto?

Il concerto sarà diviso in due momenti: la prima parte sarà dedicata ai brani che abbiamo registrato nel 1970 assieme a Fabrizio De Andrè, nell'album "La Buona Novella". Abbiamo deciso di proporre queste canzoni per regalare momenti emozionanti a tutte le generazioni presenti: i padri, infatti, potranno riascoltare brani indimenticabili che hanno fatto parte della loro gioventù, mentre i figli avranno l'occasione di sentire dal vivo quelle canzoni d'autore ascoltate solo sui dischi dei propri genitori.

La seconda parte, invece sarà dedicata al repertorio puro della PFM: una specie di antologia con le canzoni più conosciute, come "Impressioni di Settembre" o "Maestro della voce", con una chiccha davvero speciale per tutti coloro che saranno presenti a Caramanico: in occasione dell'uscita del nostro nuovo album "A.D 2010 La Buona Novella", una rilettura in chiave strumentale proprio dei brani contenuti nel disco inciso con De Andrè, eseguiremo in anteprima un paio di pezzi del nostro ultimo lavoro.

Il nostro obiettivo è quello di emozionare e far divertire il pubblico che con grande affetto ci segue ormai da decenni. Il concerto rappresenta, per la PFM, una festa.


 

Lei è di origini abruzzesi, essendo nato a Pratola Peligna, dove ha vissuto per pochi anni prima di trasferirsi a Milano. Qual è il suo rapporto con la nostra regione, anche alla luce della tragedia del terremoto che ha duramente colpito L'Aquila?

Ho un forte legame con la mia terra d'origine, dove vengo spesso con la PFM. Sono cresciuto a Milano, ma non ho mai dimenticato amici e parenti, ho anche imparato e parlato il dialetto con i miei genitori.

Per quanto riguarda la tragedia del terremoto, già dal giorno dopo mi sono dato da fare ed ho voluto fondare un'Associazione, "Insieme per l'Abruzzo", per raccogliere fondi, assieme anche ad altri amici, da destinare ai terremotati ed in particolare alla ricostruzione.

Siamo così riusciti a donare fondi per la ricostruzione dell'asilo di Tempera, una frazione de L'Aquila.

 

 


La PFM è una delle poche band italiane che può vantare 40 anni di carriera. Qual è il segreto che vi ha permesso di rimanere uniti per tutto questo tempo?

La PFM è composta da tre persone, tre musicisti e professionisti molto diversi fra loro a livello caratteriale. Proprio queste profonde diversità hanno permesso alla nostra band di proseguire l'avventura così a lungo: ognuno di noi rappresenta una parte unica ed indispensabile.

 

 


Quali sono i progetti futuri della PFM?

Saremo in tour per tutta l'estate e l'autunno per promuovere il disco "A.D. 2010 La Buona Novella" uscito in questi giorni. Stiamo lavorando anche su altre situazioni molto interessanti, una riguarda lanche la musica classica

 

 


Un musicista come lei, che ha alle spalle una carriera invidiabile, rappresenta un modello, un esempio per i giovani che vorrebbero intraprendere la carriera musicale. Quale consiglio si sente di dare a chi vuole diventare un artista di mestiere?

La prima cosa che un giovane deve fare, è scoprire se dentro di sè ha la scintilla dell'artista, capire se la musica è destinata a rimanere un hobby oppure no.

A quel punto, bisogna seguire la propria strada, fare ciò che si sente dentro ed evitare di costruirsi un personaggio o peggio farselo costruire dagli altri.

Bisogna essere la voce della propria contemporaneità e del proprio tempo, senza rincorrere o imitare gli artisti del passato.

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