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Oggi al Comune il convegno per la difesa della lingua italiana

Si parlerà della difesa della lingua italiana oggi, alle 17.30, presso la Sala consiliare del Comune di Pescara. Interverranno Lucio D’Arcangelo, autore del libro "Breviario di italiano", Alessandro Gnocchi de “Il Giornale”, e Renato Besana, giornalista RAI

Si parlerà della difesa della lingua italiana oggi pomeriggio alle 17.30, presso la Sala consiliare del Comune di Pescara. Interverranno Lucio D’Arcangelo, autore del libro "Breviario di italiano", Alessandro Gnocchi, editorialista de “Il Giornale”, e Renato Besana, giornalista RAI e opinionista di “Libero”. Parteciperanno, in qualità di promotori del ddl per la costituzione del Consiglio Superiore della Lingua Italiana, il Senatore Andrea Pastore, Presidente della Commissione Bicamerale per la Semplificazione, e l’on. Paola Frassinetti, Vice-Presidente della Commissione Cultura della Camera.

L’italiano ha rappresentato, e seguita a rappresentare, il cemento unitario del Paese, ma negli ultimi decenni ha risentito più delle altre lingue europee della nuova congiuntura storica, caratterizzata da due fenomeni opposti e concomitanti: la globalizzazione e il risorgere sotto varie forme di regionalismi o micronazionalismi che diversamente dai patriottismi del passato non uniscono, ma dividono. Mentre viene ufficializzato l’uso di alcuni dialetti, l’italiano resta ancora una lingua “ufficiosa”, non nominata neppure nella Costituzione. Nessuna meraviglia, quindi, che la situazione linguistica non sia delle più rosee.

La stessa anglicizzazione, che tutti lamentano, non è tanto un male in sé, quanto il sintomo, anche se tra i più vistosi, di un malessere più profondo: la disaffezione alla lingua nazionale, che dal ’70 in poi è stata incoraggiata in mille modi. Che fare? Oggi l’italiano è diventato una lingua di massa, parlata, bene o male, da milioni e milioni di persone e in queste condizioni lo stesso, tante volte auspicato, rinnovamento della scuola non avrebbe effetti duraturi senza il concorso di molti altri soggetti: mezzi di informazione, strutture economiche, governo.

È evidente che per mobilitare questo “campo di forze”, come diceva Giacomo Devoto, occorre un progetto pilota di cui soltanto un organo governativo può farsi carico. Di qui la proposta di istituzione del Consiglio Superiore della Lingua Italiana, che avrà il compito di garantire presenza e qualità della nostra lingua in tutti i settori della società civile, nella consapevolezza che si tratta di un bene culturale non meno importante di quel patrimonio artistico di cui andiamo orgogliosi.
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