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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cultura

Le molteplici facce del d'Annunzio innamorato: la sua grafia cambiava a seconda della partner

La scoperta dei grafologi: la grafia del Vate, solitamente angolosa e dura, diventava morbida nel carteggio con Eleonora Duse. Se n'è parlato nel corso di un convegno

La grafia di Gabriele d'Annunzio mutava a seconda della partner del momento, come cambiava la grafia delle sue amanti, in un rapporto osmotico destinato inevitabilmente ad esaurirsi, ma rimanendo profondamente sincero. È quanto emerso dal convegno dell'associazione Grafologi Aternini Forensi, organizzato nell'ambito del Festival Dannunziano in corso a Pescara e dedicato alle donne che hanno ispirato l'arte del Vate.

Come riporta l'Ansa Abruzzo, grazie alle relazioni grafologiche del presidente dell'associazione, Maurizio Biondi, del vicepresidente Andrea Di Luzio, della professoressa Alessandra Scorcia, della dottoressa Elsa Abrugiato e al contributo artistico-culturale della scrittrice e attrice Daniela Musini, è stato possibile illustrare ciò che la scienza grafologica ha potuto dimostrare sull'assunto secondo il quale, per il Vate, l'innamoramento costituiva la fonte d'ispirazione primaria non solo per il contenuto dei suoi scritti, ma anche per lo stile e la grafia con le quali esprimeva i suoi pensieri.

Molti gli esempi descritti nel corso del convegno: tra questi, l'Ansa Abruzzo cita una lettera inviata a Eleonora Duse in cui la scrittura del poeta pescarese, solitamente molto angolosa e dura, diviene più curva e accogliente quando si relaziona con l'attrice. In sostanza, anche della sua grafia d'Annunzio riusciva a fare un'opera d'arte.

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