Wwf: "Pescara tra le città più inquinate d'Europa per le PM10"
L'associazione ambientalista lancia l'allarme sullo stato di salute del capoluogo adriatico: "Sostanze che causano la morte". Le situazioni più critiche si sono registrate in viale Bovio e via Sacco
E' allarme inquinamento a Pescara, i cui livelli dell'aria «dovrebbero far scattare l'allarme per la salute dei cittadini. Le persone risultano esposte a sostanze che causano gravissimi danni alla salute, fino alla morte». A lanciare l'allarme è il Wwf, che ha presentato un apposito dossier, dal quale emergono dati tutt'altro che rassicuranti. Al 9 dicembre i dati ARTA indicano un numero di sforamenti della soglia di legge per le centraline ben superiore a quello massimo di 35 volte. A Spoltore sono 115 giorni, in viale Bovio a Pescara sono 54 e in via Sacco, sempre a Pescara, 37.
«Il nostro documento - spiega Augusto De Sanctis - contiene precisi riferimenti alle più recenti valutazioni scientifiche esistenti sulla pericolosità delle singole sostanze immesse in atmosfera a Pescara e sul loro impatto sulla salute. L'Apat (ora Ispra), studiando il legame tra inquinamento atmosferico e mortalità in 13 città italiane, ha stabilito che il 9% della mortalità, per tutte le cause, della popolazione oltre i 30 anni di età è causata dall'inquinamento da PM10. L'Oms stima che per ogni aumento di 10 microgrammi/mc nella concentrazione di PM10 si ha un aumento della mortalità dello 0,6%. Uno studio scientifico sull'effetto dell'esposizione al PM10 dei bambini ha stabilito un aumento della mortalità post-neonatale del 5%».
Non solo. Nel dossier del Wwf si parla anche del +32% di mortalità infantile nell'area di Pescara. I numeri confermano in maniera incontrovertibile che il capoluogo adriatico è tra le città più inquinate d'Europa per le PM10, uno degli inquinanti più pericolosi per la salute umana. C'è da riflettere su questi dati.