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Cronaca Via Antonio de Nino

Via de Nino, 90 famiglie a secco in piena estate: l'Aca sigilla i contatori

Scoppia la polemica in merito alla decisione dell'Aca di sigillare i contatori di 90 famiglie di un condominio in via De Nino a causa di alcune morosità. Foschi: "E' illegale lasciare a secco i cittadini"

Sono rimasti a secco, senza nemmeno una fornitura idrica minima, in pieno luglio con temperature oltre i 30 gradi. E' l'incubo che da ieri pomeriggio stanno vivendo 90 famiglie, 270 persone circa di un condominio in via Antonio De Nino a Pescara. Ieri, infatti, l'Aca con gli operai ha sigillato il contatore dell'acqua condominiale, lasciando di fatto completamente a secco le famiglie a causa di alcune vecchie morosità.

Del caso si è occupato Armando Foschi di Pescara Mi Piace, che parla di una decisione assurda quanto illegittima, in quanto la legge prevede in questi casi che l'azienda che fornisce il servizio idrico debba solamente ridurre al minimo la portata dell'acqua senza staccare completamente la fornitura. Una vicenda, fra l'altro, legata ad alcune morosità per le quali la maggioranza delle famiglie non ha colpa diretta, in quanto causate dal vecchio amministratore di condominio.

In sostanza il condominio circa 5 o 6 anni fa ha cambiato amministratore dopo che aver scoperto che quello in carica non avrebbe ottemperato ai propri compiti e avrebbe piuttosto creato dei disservizi, tra i quali il mancato pagamento delle bollette Aca che pure i singoli condomini gli avevano versato. Lasciando la propria carica, il vecchio amministratore si sarebbe anche impegnato a pagare, con una rateizzazione mensile, il debito. A tutt’oggi, però, il condominio avrebbe dovuto ancora pagare circa 18mila euro come aggi
e interessi di mora sulle bollette non pagate.

Dopo un primo contatto, il nuovo amministratore aveva personalmente consegnato ad Aca, lo scorso 22 maggio, una serie di documenti richiesti, restando in attesa di ulteriori comunicazioni circa le modalità per cercare di compensare tale debito o la possibilità di eventuali ulteriori dilazioni. E invece, senza alcuna informazione preventiva, l’Aca
ieri ha inviato i propri operai ad apporre i sigilli

E non è tutto, prosegue Foschi, perchè a quanto pare l'Aca ha deciso di staccare il contatore generale del condominio in quanto non disponeva di un riduttore sufficientemente grande:

"Oggi chiediamo ufficialmente che vengano subito rimossi i sigilli al contatore di via De Nino 36, restituendo l’acqua a 90 famiglie. Contestualmente informeremo della vicenda la Commissione Controllo e Garanzia e la Commissione Sanità al Comune di Pescara affinchè si facciano carico del ‘caso’ convocando in Comune anche i vertici dell’Aca per sapere chi ha ordinato l’apposizione dei sigilli, e non del riduttore di potenza, e chi risponderà degli eventuali danni alle persone”

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