Truffe e fallimenti: confiscati beni per 15 milioni a Pescara
La Guardia di Finanza ha confiscato in modo definitivo beni mobili e immobili, conti correnti e proprietà per 15 milioni di euro riconducibili ad alcune società, a carico di Paolo Tonino Savignano
Maxi confisca di beni nel pescarese ed in altre province a carico di 8 società riconducibili a Tonino Paolo Savignano ed altri soci. I finanzieri del Gico infatti hanno eseguito il provvedimento che riguarda beni per 15 milioni di euro, fra cui le quote delle società stesse. L'accusa è di truffa, nell'ambito dell'inchiesta Rubicone che nel 2006 portò a 39 arresti.
Secondo l'accusa, era stata costituita un'organizzazione criminale che selezionava ed acquisiva società in difficoltà, portandole al fallimento non prima di aver frodato i credito. I proventi poi venivano riutilizzati per acquistare legalmente altre società intestate a prestanome, tutte gestite di fatto dal Savignano.
Fra i beni sequestrati auto, abitazioni ed uffici.