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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Truffa aggravata in concorso, 68enne finisce in carcere e si sente male

Revocata la sospensione condizionale della pena per una serie di reati commessi a Pescara tra il 2002 e il 2005. L'uomo, che deve espiare la pena residua di 4 anni, 7 mesi e 15 giorni, ha accusato un malore quando gli è stato notificato il provvedimento di arresto

La Polizia di Pescara ha eseguito un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello nei confronti di un 68enne teatino.

E’ stata così revocata la sospensione condizionale della pena per una serie di reati commessi dall’uomo a Pescara tra il 2002 e il 2005, tra cui truffa aggravata in concorso con altri.

Il 68enne deve espiare la pena residua di 4 anni, 7 mesi e 15 giorni. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato presso la casa circondariale di San Donato.

HA ACCUSATO UN MALORE - Quando la polizia lo ha raggiunto a casa per notificargli il provvedimento che lo avrebbe fatto finire in carcere, l'uomo ha avuto un malore ed e' stato accompagnato in ospedale, dove e' rimasto tutto il giorno. Poi, pero', al termine di una lunga serie di accertamenti, per lui si sono comunque aperte le porte del carcere, non essendo stati riscontrati problemi particolari. La squadra mobile del capoluogo adriatico doveva notificargli il provvedimento di arresto, ma l'impatto con la notizia non e' stato positivo: il 68enne, infatti, avrebbe detto di accusare problemi al cuore. Tuttavia in serata, dopo aver trascorso tutto il giorno al nosocomio 'Santo Spirito', e' stato accompagnato in carcere, essendo stata attestata l'idoneita' alla detenzione.

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