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Cronaca Colli

La storia della basilica della Madonna dei Sette dolori

Apparve per la prima volta fra il 16esimo e il 17esimo secolo, nella zona in cui oggi sorge il santuario. Ma alla fine dell'Ottocento, con il miracolo della pioggia, entrò nel culto dei fedeli pescaresi

Il più famoso è il miracolo della pioggia, ma a Maria Addolorata, la Madonna dei Sette Dolori, sono attribuiti diversi miracoli, molti dei quali riconosciuti dalla chiesa. Il culto si venera nell’omonima basilica, santuario a Pescara colli.

Ogni anno sono moltissimi i fedeli che si rivolgono alla Madonna che, secondo il culto mariano, fra la fine del 16esimo e l’inizio del 17esimo secolo, proprio nel luogo in cui fu costruita la basilica, apparve sotto forma di dipinto su una pietra. Mentre i contadini pascolavano le greggi fra le querce, l’immagine della Madonna con sette spade conficcate nel cuore e il corpo esanime di Gesù sulle ginocchia lasciò senza parole i credenti, che portarono quella pietra in una piccola cappella in Colle Ruscitelli, quella che oggi è conosciuta come contrada De Jacobis.

Il mattino dopo, l’immagine ricomparve nel luogo della prima apparizione, e così il giorno dopo ancora. I fedeli serrarono porte e finestre, pensando allo scherzo di qualche bontempone. E invece, anche il quarto giorno l’immagine tornò nel luogo originario. I fedeli interpretarono quei segni come un messaggio chiaro: la Madonna voleva che proprio lì venisse eretta una chiesa in suo onore. Prima fu costruita una cappella, dove in seguito venne sistemata una cupola a campana che nel 1888 fu collocata sulla torre campanaria.

La nascita della parrocchia della Madonna dei Sette Dolori risale al 1665: ha un'origine particolare, perchè in precedenza la chiesa si trovava dentro a quella che oggi è la Questura, cioè la Madonna del Carmine. Gli abitanti di Pescara Colli erano pochissimi e chiesero al Vescovo di Penne di poter elevare a parrocchia quella chiesa: così avvenne, e quella divenne la prima parrocchia. La parrocchia è stata unica per un lungo periodo e racconta momenti importanti di trasformazione, dalle dominazioni (angioine, aragonesi, borboniche) all’Unità d'Italia.

La nascita ufficiale della parrocchia risale al 26 novembre 1665, giorno in cui il vescovo Raffaele Esuberanzio celebrò il primo battesimo. Solo in seguito fu realizzato il santuario vero e proprio, consacrato ufficialmente il 30 gennaio 1757. Dal 1948 il santuario è affidato all’ordine dei Frati minori cappuccini. Nel 1952, il 3 dicembre, papa Pio XII proclamò la Madonna dei Sette Dolori celeste patrona della diocesi di Penne-Pescara. Sette anni dopo, dietro istanza dell’allora vescovo Benedetto Falcucci, poi dell’arcivescovo Antonio Jannucci, papa Giovanni XXIII conferì alla chiesa dignità di basilica minore.

Fu il “miracolo della pioggia” a legare definitivamente la fede dei pescaresi al culto della Madonna dei 7 dolori. Nel maggio 1893, i contadini erano fiaccati dalla siccità, finché non invocarono l’intercessione di Maria, portando in processione la sua immagine per giorni. Il 12 maggio, mentre la processione si dirigeva verso il mare per invocare l’acqua, iniziò a piovere abbondantemente, tanto che la statua fu ospitata per qualche giorno nella chiesetta di Sant’Anna: per quell’anno il raccolto fu salvo. Da allora, ogni anno, il 12 maggio, si celebra la “giornata del ringraziamento”. 

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