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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Gli aggressori di Piervincenzi a Rancitelli chiedono scusa

I due protagonisti della vicenda con la troupe Rai, Jhonny Di Pietrantonio e Kevin Cellini, 22 e 24 anni, hanno fornito la loro versione dei fatti alle telecamere di Tgr Abruzzo e Tv6 nel corso del blitz di questa mattina nel rione

Due dei tre aggressori di Daniele Piervincenzi e della sua troupe del programma "Popolo Sovrano" di Rai 2 hanno chiesto questa mattina, sabato 16 febbraio, scusa per quanto accaduto pochi giorni fa nel rione Rancitelli a Pescara.
I due protagonisti della vicenda con la troupe Rai, Jhonny Di Pietrantonio e Kevin Cellini, 22 e 24 anni, hanno fornito la loro versione dei fatti alle telecamere di Tgr Abruzzo e Tv6 nel corso del blitz di questa mattina nel rione. 

«È successo», spiega Di Pietrantonio, «che Piervicenzi stava sotto casa mia con la telecamera verso l'alto e alla finestra c'erano affacciati mia figlio e mio nipote e lui li riprendeva, poi se affacciata mia madre che gli ha chiesto di non riprendere i bambini. Ma lui la telecamera non l'ha abbassata e ha continuato a riprendere i bambini. A quel punto sono arrivato io e gli ho detto: “Guarda mia madre ti ha chiesto di abbassare la telecamera perché non vuole che vengano ripresi i bambini" e lui continuava. Poi gli ho dato la spinta lui ha ribadito di voler riprendere ed è partito lo schiaffo. Poi il Piervincenzi li abbiamo rincorsi per farli scappare e sono caduti lui e la troupe in mezzo alla terra. Ho avuto una brutta reazione nei suoi confronti, io sono dispiaciuto, chiedo scusa a Piervincenzi se le accetta le mie scuse. Ha avuto un brutto atteggiamento», aggiunge, «ha inseguito un tossicodipendente i cui genitori non sapevano lo fosse ed è stato cacciato di casa per colpa di Piervincenzi, adesso vive sotto al ponte. Sono pentito, devo andare in giro con il cappuccio perché la gente mi guarda male, mi dà fastidio».

«È stato uno sbaglio», aggiunge Cellini, «ma in quel momento ha reagito così, se tornasse indietro non reagirebbe così. Chiediamo scusa a Piervincenzi e alla troupe, però pure lui con quei modi... non si fa così».

«Ha avuto un brutto atteggiamento», conclude Di Pietrantonio, «ha inseguito un tossicodipendente e l'ha preso dalla giacca».

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