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Cronaca

Ryanair lascia Pescara, martedì 16 consiglio regionale straordinario

Si terrà martedì 16 febbraio il consiglio regionale straordinario dedicato alla questione Ryanair. Intanto proseguono le polemiche e gli attacchi fra gli esponenti politici locali

Non si placa la bufera riguardante la possibile chiusura della Base Ryanair dell'aeroporto di Pescara. Martedì 16 febbraio è in programma la seduta straordinaria del consiglio regionale, per discutere delle possibili misure da adottare per evitare che, oltre la chiusura della base, ci sia anche il pesante taglio dei voli previsti nello scalo pescarese.

Intanto proseguono le polemiche e gli attacchi fra gli esponenti politici locali sulle responsabilità e sulla gestione dell'aeroporto. Duro attacco da parte di Mauro Febbo, Presidente della Commissione Vigilanza, al presidente della Saga Mattoscio che non ha partecipato alla seduta della Commissione.

Mattoscio infatti avrebbe dovuto esporre il progetto del Presidente D'Alfonso di ricapitalizzare la società che gestisce l'aeroporto attraverso il conferimento di beni immobili.

"Le osservazioni da sottoporre a Mattoscio riguardano soprattutto i rischi che deriverebbero, in caso andasse in porto il progetto del governatore, di fronte a una eventuale procedure concorsuale a cui potrebbe incorrere la Saga. Dubbi ai quali però il presidente della società abruzzese non ha voluto rispondere. Inoltre dal presidente di Saga ci si aspettavano altri dettagli circa i crediti che la società vanta nei confronti della Regione Abruzzo, da girare alla compagnia Ryanair, e sui colloqui intercorsi prima e dopo la decisione presa dalla stessa compagnia aerea” ha dichiarato Febbo.

Critiche anche da Lorenzo Sospiri, capogruppo regionale di Forza Italia, che attacca D'Alfonso per non aver protestato per gli aumenti delle tasse aeroportuali imposti dal Governo Renzi. "Durante la seduta del Consiglio regionale di martedì prossimo,dedicata all’aeroporto di Pescara, presenteremo in aula il nostro documento e vedremo se il Pd avrà il coraggio e la coerenza di approvarlo: nel documento impegneremo il Presidente D’Alfonso a condurre le trattative che garantiscano la permanenza di Ryanair a Pescara e il mantenimento delle rotte internazionali, sfidando, se necessario, anche quelle norme europee capestro che, piegandosi al potere delle lobby, penalizzano solo l’Italia, norme che riteniamo inaccettabili.

Pronta la replica di Camillo D'Alessandro, che parla di demagogia e mancanza di idee da parte di Forza Italia, che durante i 66 mesi di Governo avrebbe prodotto solo provvedimenti per l'aeroporto poi diventati incostituzionali. "Qual è la differenza tra ora ed allora? Che allora non c’era un contratto in scadenza e  oggi c’è, e che allora non vi era la determinazione risolutiva dell’Unione Europea e  oggi c’è, tanto che nella nostra stessa situazione ci sono 5 aeroporti italiani e altrettanti in Europa. Gradiremmo per il futuro idee vere, perché dire che D’Alfonso deve sedersi al tavolo con una compagnia irlandese è davvero banale."

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