Rigopiano, il ricordo di Giampaolo Matrone: "Le mie ferite più gravi sono quelle del cuore"
Parla il pasticciere di Monterotondo (Roma) che nella tragedia ha perso la moglie Valentina Cicioni: "Sono qui non come sopravvissuto ma come marito di una vittima. Quella di oggi è una giornata dell'amore"
"Io non voglio passare oggi da sopravvissuto ma per il marito di una vittima, mia moglie Valentina. I danni fisici si conoscono, ma le mie ferite più gravi sono quelle del cuore. Quelle che porto dentro di me. Quella di oggi è una giornata dell'amore da dedicare a Valentina, alla sua mancanza, e agli altri 28 angeli".
Queste le parole di Giampaolo Matrone, il pasticciere di Monterotondo (Roma), uno dei sopravvissuti alla tragedia, a margine della commemorazione delle vittime di Rigopiano.
Matrone, che è rimasto invalido e ferito dopo 60 ore passate sotto cumuli di macerie e neve, e per settimane ricoverato all'ospedale di Pescara, nella tragedia di Rigopiano ha perso la moglie Valentina Cicioni di 32 anni, infermiera al Policlinico Gemelli di Roma.