Caso meningite, riaperto il Qube Club dopo la sanificazione del locale
A farlo sapere sono gli stessi gestori che hanno pubblicato un post sulla pagina Facebook del Qube Club
Il circolo Qube Club di via dei Peligni a Pescara, finito al centro dell'attenzione in quanto ultimo locale nel quale è stato Andrea Montebello, il giovane di 21 anni di Città Sant'Angelo stroncato da una meningite fulminante, da ieri sera, venerdì 3 maggio, è stato regolarmente riaperto.
A farlo sapere sono gli stessi gestori che hanno pubblicato un post sulla pagina Facebook del Qube Club.
Questo quanto pubblicato ieri sul profilo del locale:
«A seguito delle verifiche appena concluse da parte dell'Asl di Pescara e i Nas, dopo la procedura di igienizzazione e sanificazione effettuata nel circolo, nonostante ribadiamo che il nostro circolo non ha nulla a che vedere con la proliferazione del batterio responsabile della meningite, il Qube Club risulta perfettamente in regola con le normative igienico-sanitarie, pertanto il club sarà regolarmente aperto».
Due giorni prima, sempre tramite la pagina Facebook, i gestori del locale avevano voluto fare chiarezza sulla vicenda:
«Dopo aver subito, in queste ore, un ingiustificato attacco mediatico, ci troviamo costretti, nonostante il dolore ancora forte dovuto alla scomparsa di Andrea, a fare chiarezza sulla reale situazione del nostro club, in base esclusivamente ai dettami che l'Azienda Sanitaria Locale ci ha fornito: è stata eseguita la profilassi di sanificazione del circolo Qube, nonostante il batterio abbia un ciclo di vita di pochissime ore e domani le autorità competenti torneranno per verificare il corretto procedimento; in alcun modo il circolo Qube può essere coinvolto nella proliferazione del batterio responsabile della meningite; il personale e i soci presenti sabato 27 aprile sono stati tutti sottoposti alla profilassi che abbatte del 100% il rischio di contagio; diffidiamo chiunque a divulgare interpretazioni personali e prive di fondamento scientifico sulla vicenda, come è accaduto in questi giorni, anche su testate nazionali e regionali, e sui social. Ancora una volta tutta l'Associazione Blackbox si stringe ai familiari, agli amici, ed ai conoscenti di Andrea per questa immatura ed ingiusta scomparsa».