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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Prostituzione: arrestati i mandanti del tentato omicidio di una lucciola sulla riviera nord

Il 27 maggio scorso una prostituta romena, lungo la riviera nord, fu accoltellata da tre connazionali rischiando la vita. Ora la Squadra Mobile è riuscita a risalire ai mandanti di quel delitto, arrestandoli

Un mondo fatto di violenza e soprusi, di minacce e purtroppo di tentativi di eliminazione fisica quello della prostituzione stradale nel pescarese.

Un racket sul quale la criminalità romena sembra farla da padrone, e al quale la Squadra Mobile ha infilitto l'ennesimo duro colpo.

Sono state infatti arrestate cinque persone con l'accusa di sfruttamento della prostituzione e tentato omicidio. Tre di loro sarebbero i mandanti della spedizione punitiva, culminata con un grave accoltellamento ai danni di una prostituta romena, colpevole di non essere "affiliata" al clan e quindi di fare concorrenza alle ragazze controllate e sfruttate dagli arrestati. La ragazza fu colpita al polmone ed ebbe una prognosi di 40 giorni, rischiando anche la vita. I fatti risalgono al 27 maggio scorso.

La lucciola fu accoltellata dalle sue "colleghe" in strada, al termine di un litigio. Subito arrestate dalla Polizia, immediatamente è scattata l'indagine che ha consentito di scoprire chi "muoveva i fili" dell'organizzazione che arrivava a guadagnare migliaia di euro a notte sfruttando il meretricio delle giovani ragazze lungo la riviera pescarese.

In manette sono finiti:

ARBANAS Nicolae Sorin, nato in Romania classe 1988
LANGA Iulian Alexandru, nato in Romania classe 1986
LANGA Petrica Cosmin, nato in Romania classe 1988
MARTON Julianna Klaudia, nata in Romania classe 1988

Arresti prostituzione Pescara 31 gennaio 2013

I primi tre dunque sono i mandanti del tentato omicidio, come dimostrano anche le intercettazioni telefoniche e i tabulati che mostrano la loro presenza sul posto prima e dopo l'aggressione, considerando che controllavano ogni sera l'operato delle ragazze in strada.

La donna, in particolare, era il referente su strada del gruppo. Uno dei mandanti  parlando al telefono con la madre, si rammarica dell'arresto delle ragazze, in quanto i suoi affari sarebbero finiti e quindi non poteva comprarsi una nuova auto. Parte del gruppo, dopo l'aggressione, era rientrata in Romania o da parenti in altre città d'Italia sperando di passare inosservati, cercando intanto di riorganizzarsi per riportare nuove ragazze da far prostitutire in strada. Le ragazze venivano chiamate "capre".

Uno dei destinatari dei mandati d'arresto è tutt'ora ricercato. La donna è stata rintracciata nei pressi della riviera sud, dove si prostituiva e dove l'organizzazione era riuscita a riprendere l'attività per l'ennesima volta.

I due fratelli Langa sono stati arrestati in un appartamento di via Maielletta dove vivevano assieme a delle ragazze che abitualmente si prostituiscono lungo le strade cittadine.
Significativa, infine, una telefonata di uno dei due ad un amico che voleva arrivare a Pescara per far prostituire le sue donne.

L'uomo lo ha avvertito che qui i controlli sono molto serrati da parte della Polizia. "“e le forze dell'ordine ... io ho girato molto fratello ma forze dell'ordine come qui non ho mai visto in tutta la mia vita!" ... in tutta la mia vita! … la più forte Polizia! …

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