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Cronaca

False polizze per partecipare ai bandi per l'imprenditoria giovanile, coinvolte anche società di Pescara

Davanti al giudice, nel corso della prima udienza dibattimentale che si è tenuta oggi, giovedì 11 luglio, nel tribunale di Perugia, sono apparsi anche 57 imprenditori, società e Sviluppumbria

Ci sono anche imprenditori e società di Pescara e Chieti tra quelle truffate da tre persone (una deceduta e una irreperibile) con polizze fidejussorie false per partecipare ai bandi di Sviluppumbria e dell’Unione europea.
Davanti al giudice, nel corso della prima udienza dibattimentale che si è tenuta oggi, giovedì 11 luglio, nel tribunale di Perugia, sono apparsi anche 57 imprenditori, società e Sviluppumbria.

Tutti, come riporta PerugiaToday, si sono costituiti parte civile nella maxi truffa da centinaia di migliaia di euro.

False polizze per partecipare ai bandi di Sviluppumbria per l'imprenditoria giovanile, truffatori a processo

In base alla tesi accusatoria del sostituto procuratore della Repubblica, Claudio Cicchella, la truffa ai danni di imprenditori e società sarebbe basata su un gioco ben congegnato di false polizze fidejussorie valide a ottenere finanziamenti erogati a sostegno dell’imprenditoria giovanile. La false polizze sarebbero servite a certificare il rispetto delle condizioni individuate dalla Regione Umbria nella legge regionale 12/95 sui finanziamenti da erogare a sostegno dell’imprenditoria giovanile.

Con questa documentazione gli imprenditori e le società, “in buona fede” si legge nelle carte dell’accusa, avrebbero chiesto e ottenuto dalla Regione un finanziamento a tasso zero e un rimborso per la sottoscrizione della fidejussione, arrecando un “danno all’ente che erogava somme in assenza di adeguate garanzie” in quanto la polizza sarebbe stata falsa e mai sottoscritta dalle compagnie assicurative (con tanto di carta intestata falsificata).

Gli imprenditori e le società truffate, di Pescara e Chieti, oltreché di Perugia e Roma, avrebbero sborsato migliaia di euro ciascuno per la polizza. I fatti contestati (truffa e falsità materiale commessa da privato) sono avvenuti tra il 2011 e il 2013.
Gli imputati sono difesi dai legali Cesare Carini del foro di Perugia e Alfredo Forcillo del foro di Pescara.

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